Il giorno 6 maggio, nella chiesa Evangelica dei Fratelli cechi, abbiamo preso parte alla consueta preghiera di Taizé.
La preghiera era per l’Europa, forse 50 le persone presenti: tutto molto solenne ed ecumenico, con rappresentanti di varie Chiese. Le intenzioni sono state preparate e lette da noi, come desiderato dai giovani organizzatori. Era presente anche un giovane amico della nostra rete, che ora si presenta alle elezioni del Parlamento nazionale.
Eravamo di quattro Movimenti: Schönstatt, Sant’Egidio, Chemin Neuf e Focolari.
Dopo la preghiera, ci siamo trovati per un momento non formale attorno ad un piccolo rinfresco preparato da noi. Nei colloqui si è parlato di Insieme per l’Europa ed alcuni hanno volutoil link per l’evento del 15 maggio al Parlamento europeo a Bruxelles.
Questo incontro ha portato tanta gioia nell’essere insieme; il rapporto di amicizia è cresciuto tra di noi rappresentanti dei Movimenti.
Questi piccoli segni sono pietre per costruire insieme l’Europa.
A settantacinque anni dalla Dichiarazione Schuman, il Parlamento Europeo ospiterà il 15 maggio un evento speciale intitolato “Un’anima per l’Europa del XXI secolo”, promosso dalla rete ecumenica Insieme per l’Europa(IpE). L’iniziativa intende riscoprire la dimensione spirituale e il valore di pace che animarono i padri fondatori dell’Unione, offrendo spunti per affrontare le sfide contemporanee.
Dopo l’apertura musicale e il benvenuto da parte dell’europarlamentare Miriam Lexmann e del moderatore di IpE Gerhard Pross, seguirà il discorso di Jeff Fountain (Schumancenter, Olanda) sul significato profondo della Dichiarazione Schuman.
Un momento centrale sarà il confronto tra eurodeputati di diversi gruppi politici, tra cui Miriam Lexmann, Leoluca Orlando, Antonella Sberna e un parlamentare francese, per riflettere sull’attualità dell’eredità di Schuman.
La seconda parte dell’evento vedrà protagonisti i giovani, con una tavola rotonda internazionale e testimonianze politiche, tra cui quella dell’europarlamentare Cristina Guarda. Daranno un contributo ai lavori personalità del mondo ecclesiale e politico, come padre Manuel Barrios Prieto, il metropolita Nikitas Ioan Vulpesku del parlamento rumeno, l’ex premier slovacco Eduard Heger e il Prof. Alberto Lo Presti.
Un’occasione per immaginare il futuro dell’Europa alla luce dei suoi valori fondanti, tra memoria, dialogo e speranza.
Nel pomeriggio seguirà nella Cappella dell’Europa un ricco momento di preghiera con l’obiettivo di riflettere sulla responsabilità politica e la riconciliazione in Europa. Il programma prevede letture bibliche, preghiere di ringraziamento, di richiesta di perdono e di intercessioni per l’Europa, la pace e i politici. La cerimonia si concluderà con il “Patto di preghiera e di alleanza per l’Europa” e una benedizione finale. Musica e canti multilingue arricchiranno l’incontro.
Quando parliamo di Europa oggi, parliamo di problemi economici, di dispute, conflitti e guerre. A volte si può pensare che l’Europa si stia disgregando. “Questo pericolo rende ancora più prezioso il lavoro della rete Insieme per l’Europa (IpE) che sottolinea le radici spirituali del Continente” – afferma una giornalista che segue la rete da tempo.
Influire sulla pace in Europa
Nell’aprile del 2025 l’incontro consueto del Comitato di Orientamento si svolge a Bratislava in Slovacchia. Per la prima volta in un Paese del Centro-Est europeo, il gruppo è ospitato dalla rete carismatica cattolica ENC (European network of communities). Diciotto persone di sette Movimenti e cinque Paesi rappresentano a Bratislava la rete europea, tra loro Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari, Gerhard Pross, attuale moderatore IpE ed altri dirigenti di Quinta Dimensione, Vineyard, Schönstatt e vari YMCA in Germania. “IpE vorrebbe essere un servizio per l’Europa.All’interno ci si esercita continuamente a costruire l’unità nella diversità. E grazie a quest’esperienza IpE influisce positivamente sull‘impegno per la pace in Europa.”Con queste parole sr. Nicole Grochowina, Christusbruderschaft di Selbitz, punta in alto. E poi si cita Isaia 43,19: “Ecco, io faccio una cosa nuova, non ve ne accorgete?”
Una carrellata mozzafiato
Questo spirito di innovazione si sente per esempio quando giungono all’incontro rappresentanti di sette Movimenti locali, politici cristiani del Paese (Eduard Heger, Miriam Lexmann, Viliam Karas e Branislav Skripek) e personalità del mondo ecclesiale; tra loro il nunzio Mons. Nicola Girasoli. In una carrellata mozzafiato i Movimenti fanno conoscere i loro carismi e i loro impegni, di cui tanti nel mondo giovanile. È un‘occasione unica per una conoscenza reciproca non solo con IpE, ma anche tra di loro e con il mondo politico. La Slovacchia, politicamente provata, mostra una grande forza interiore. Avviene il “ciak” tra tutti i presenti. La mattina dopo arrivano rappresentanti di ENC Slovacchia con il loro presidente, Alex Myskov, e portano la realtà della loro rete. Mentre IpE e ENC si conoscono meglio, è evidente quanto l’amicizia cresce rapidamente.
Gridare dai tetti
“È più che mai importante non mettere sotto il moggio l’esperienza di IpE, ma “gridarla dai tetti”. Così Margaret Karram, per incoraggiare il Comitato per i passi futuri. E continua: “IpE dà uno slancio all’Europa per respirare con due polmoni, cioè vivere il dialogo tra Est ed Ovest”. Di progetti per il futuro, per esempio un incontro a largo nel 2027, si parlerà più approfonditamente all’Incontro degli Amici di IpE dal 6.-8. novembre 2025 a Castel Gandolfo/Roma.
La comunità di Taizé è di orientamento ecumenico e prevede regolari momenti di preghiera al mattino, a mezzogiorno e alla sera, durante i quali i famosi canti di Taizé, la lettura della Bibbia, il silenzio condiviso e la partecipazione alla comunione giocano un ruolo centrale. I circa 60 fratelli invitano giovani da tutto il mondo a partecipare alla loro vita per una settimana. Infatti, circa un migliaio di giovani portoghesi erano a Taizé contemporaneamente alla nostra delegazione.
Incontro
La lettura comune del libro di Gioele (2,12-18) ha portato la delegazione a una conversazione con il priore della comunità, Fratel Matthew, e con i Fratelli Richard e Andreas. Il testo ha colpito i lettori proprio in riferimento all’Europa, là dove dice: “Laceratevi il cuore e non le vesti”. L’appello è rivolto a tutte le generazioni, affinché si avvicinino a Dio con sincera devozione e chiedano la sua misericordia. Su questo il gruppo era d’accordo. Essendo a contatto con tanti giovani, i fratelli di Taizé hanno anche un’idea delle loro paure, per le quali sentono urgente l’esigenza di essere accompagnati. Taizé è quindi senz’altro un luogo spirituale per i giovani, dove trovano ascolto e comprensione.
Un ponte verso Insieme per l’Europa?
Come si può ora costruire un ponte da Taizé a IpE? Il trio ha riconosciuto che il carisma dei Fratelli e il loro contributo all’Insieme e, di conseguenza, anche all’Europa, risiedono nella loro vicinanza ai giovani, nella fedeltà alle loro preghiere e alla loro ospitalità. Ora bisogna individuare insieme i prossimi passi, a partire dall’amicizia diventata più profonda. E chissà? Forse in futuro ci sarà un incontro di “Insieme per l’Europa” di giovani a Taizé? I fratelli e noi possiamo certamente immaginarlo.
Impressioni
Suor Nicole, P. Raffael e Matthias sono tornati a casa contenti e pieni di gioia. “Oltre all’incontro con i fratelli di Taizé, questi giorni ci hanno avvicinato tra di noi – che siamo tra i più giovani nel nostro Comitato di Orientamento. Abbiamo bisogno di tali esperienze. I viaggi che facciamo insieme e gli incontri con i diversi Movimenti che visitiamo, ci fanno capire: “Insieme in Europa vive e noi continuiamo insieme!”