da Gerhard Pross | Mag 25, 2024 | Esperienze, riflessioni ed interviste, News
Riportiamo qui la testimonianza di Gerhard Pross, moderatore di Insieme per l’Europa, invitato a Tessalonica (Grecia) a firmare una Dichiarazione comune di cristiani di diverse Chiese, in vista delle imminenti Elezioni europee nel giugno 2024.
Il 15 maggio 2024 è stata firmata la Dichiarazione “Europa, sii te stessa!”>>. Ho avuto l’onore di firmarla insieme al Presidente della CEC[1], l’arcivescovo Nikitas, al presidente della COMECE[2], il vescovo Mariano Crociata e al Segretario generale dell’I.A.O.[3], Maximos Charakopoulos.
Era piuttosto insolito per noi, come rete di Movimenti, di essere rappresentati a questo livello; ma sono stati i parlamentari ortodossi a dare grande importanza alla nostra voce, perché sapevano che stavamo dando un contributo attivo alle radici cristiane dell’Europa.
Il contributo dei Movimenti cristiani alla nostra società
Nel mio breve saluto alla cerimonia della firma, ho potuto fare riferimento alla conversazione tra l’allora Presidente della Commissione UE Romano Prodi e Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari. In quell’occasione, Prodi chiese a Chiara Lubich come avrebbe potuto lui fare politica cristiana, se i cristiani stessi non avessero alzato la loro voce. Chiara ci motivò allora a progettare un evento, che si tenne poi nel maggio 2004, dal tema “Insieme per l’Europa” e che mostrò in modo impressionante quanto i Movimenti cristiani contribuiscano con il loro impegno alla nostra società.
La passione di “riaccendere” i valori cristiani in Europa
La firma è stata il preludio di una “Conferenza politica internazionale” di due giorni a Tessalonica, con l’obiettivo di esprimere i valori cristiani in Europa. Numerosi rappresentanti delle Chiese citate, politici di Paesi europei, professori universitari di Tessalonica e altri esperti sono intervenuti in numerose sessioni plenarie. A volte c’erano posizioni controverse, con accesi dibattiti sulla differenza tra valori cristiani ed europei, sul perché il Documento sul futuro dell’UE non menziona affatto le Chiese e la fede, e su come affrontare la crescente secolarizzazione. D’altra parte, sono emerse posizioni cristiane molto chiare ed incoraggianti, ad esempio da parte del ministro della Cultura albanese.
Parlare con una sola voce
I nostri “7 SÌ“>>, che ho potuto introdurre già nel primo giro di colloqui, hanno avuto una risonanza positiva in diverse occasioni. Molte persone hanno chiesto con attenzione cosa fosse Insieme per l’Europa, non sapendone nulla, e ne erano interessate. Si sono creati numerosi contatti; la conferenza ha aumentato la consapevolezza della necessità di garantire che i valori cristiani (e la fede cristiana) non vengano allontanati dalla coscienza dell’UE. L’ultimo giorno un partecipante ha riassunto così il problema principale: “Noi cristiani non siamo ascoltati, perché non siamo uniti e quindi non parliamo con una sola voce”.
Dovremmo alzare la voce con più coraggio e difendere più chiaramente i nostri valori, senza imporli agli altri – questo ho dichiarato lì, questa è la mia profonda convinzione.
Tessalonica, Pentecoste 2024
Gerhard Pross
[1] CEC = Conferenza delle Chiese europee. La CEC è una comunità di circa 114 chiese ortodosse, protestanti, anglicane e vetero-cattoliche di tutti i Paesi europei.
[2] COMECE = Commissione delle Conferenze episcopali [cattoliche] dell’Unione europea.
[3] Assemblea interparlamentare dell’Ortodossia
da Gerhard Pross | Feb 22, 2023 | Esperienze, riflessioni ed interviste, News
Assemblea sinodale europea dei vescovi a Praga dal 7 al 9 febbraio 203
L’Assemblea continentale europea del Sinodo dei vescovi si è riunita a Praga dal 7 al 9 febbraio 2023. Vi hanno partecipato quattro Vescovi o Delegati per ciascuna delle 39 Conferenze episcopali. Come moderatore di Insieme per l’Europa (MfE), sono stato l’unico evangelico invitato a parteciparvi, insieme a Margaret Karram e Francisco Canzani (Focolari), Cesare Zucconi e Hilde Kieboom di (Sant’Egidio), Padre Heinrich Walter e Maria Pelz (Schönstatt), Matthew e Luce (Taizé) – come rappresentanti dei Movimenti spirituali.
I responsabili sono riusciti molto bene a portare l’Assemblea continentale in un viaggio di ascolto. Soprattutto i momenti in plenaria sono stati dedicati all’ascolto, quando tutte le Conferenze Episcopali hanno riferito dei loro risultati. Ma anche nei gruppi di lavoro si è trattato di ascoltarsi a vicenda e quindi di intraprendere insieme il cammino.
Sinodo deriva dal greco σύνοδος Syn hodos, cioè essere in cammino insieme, che è proprio l’invito di Papa Francesco alla Chiesa cattolica.
Tra i temi indicati da molti Paesi, su cui il Sinodo dovrà lavorare, ci sono: La parità di diritti per le donne e la loro partecipazione alle cariche ecclesiastiche; la questione del celibato sacerdotale e dell’ordinazione di persone sposate al sacerdozio; nuovi orientamenti nel trattare le persone omosessuali e il clericalismo.
Sinodalità
Ma cosa significa effettivamente sinodalità? La questione è rimasta aperta ed è stata sollevata più volte. Il Sinodo troverà la strada per una decisione comune sulle questioni aperte o questa assemblea è piuttosto un luogo di consultazione e spetta ai vescovi decidere? Le speranze suscitate dal percorso sinodale possono essere realizzate?
Noi di Insieme per l’Europa potremmo certamente portare esperienze valide in termini di sinodalità, perché in molte Comunità e Movimenti i processi sinodali hanno dimostrato la loro validità e l’Insieme stesso è sempre caratterizzato da decisioni comuni. Non la gerarchia, ma l’ascolto reciproco e la concordia fanno parte dei nostri fondamenti e della nostra ricca esperienza. Per me è stata una gioia vedere che siamo stati invitati, che abbiamo potuto contribuire in molte conversazioni e incontri personali e che siamo stati certamente in grado di contribuire a un’atmosfera di apertura e di incontro attraverso il nostro atteggiamento di base e la nostra esperienza.
Il Rev. Martin Michalíček, Segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), ha percepito questo partecipando ai nostri Incontri degli Amici di Insieme per l’Europa ad Augsburg ed a Porto e per questo ci ha invitato a Praga.
Non perdere di vista la Parola di Dio
In una breve dichiarazione che ho potuto esprimere pubblicamente al Sinodo, ho formulato tre brevi pensieri che mi sembravano importanti:
- “Mi rendo conto che il processo sinodale ha liberato un enorme potenziale di speranza. Non posso che congratularmi con voi per questo.
- Auguro al Sinodo di formulare con coraggio alcuni punti in cui sono necessari passi di cambiamento. Senza passi concreti, il potenziale di speranza potrebbe facilmente trasformarsi in rassegnazione.
- Per realizzare i passi concreti, auguro al Sinodo la luce della Parola di Dio. Nel Salmo 119, 105 si legge: “La tua Parola è una lampada per i miei piedi e una luce per il mio cammino”. In questi giorni mi ha turbato la constatazione che in alcuni contributi la sociologia ha ripetutamente preso il posto della Parola di Dio come fondamento normativo“.
Vigilia di Preghiera a Roma
Auguro che il potenziale di speranza del cammino sinodale mondiale possa portare a passi coraggiosi di cambiamento, che aiutino la Chiesa nel suo cammino verso il futuro. È importante accompagnare questo processo con la preghiera. Alla vigilia del Sinodo la comunità di Taizé promuove a Roma il 30 settembre una giornata di preghiera dal tema: “Insieme | Raduno del popolo di Dio”. Noi di Insieme per l’Europa sosteniamo questa iniziativa e invitiamo a parteciparvi.
Gerhard Pross
Foto: Gerhard Pross con Margaret Karram
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da Gerhard Pross | Apr 4, 2018 | 2018 Giornata dell'Europa, Esperienze, riflessioni ed interviste, News
Fin dalla sua nascita 18 anni fa Insieme per l’Europa ha come suo mandato fondamentale di impegnarsi per l’unità del popolo di Dio. Il secondo mandato fondamentale è la dimensione sociale dell’Insieme per l’Europa. Questo mandato riceve una nuova sfida di fronte all’attuale crisi europea, per vivere un insieme in Europa nella molteplicità delle culture e delle nazioni.
L’unità è possibile
“Unità e diversità sono originarie in modo uguale [1]” così si espresse Br. Franziskus al Congresso di Insieme per l’Europa nel 2007. In modo simile scrive Piero Coda: “Se Dio è Trinità, unità e diversità non solo non sono in contraddizione, ma sono originarie in modo uguale [2]”. Fin dall’inizio ci ha accompagnato una immagine dell’unità che riconosce e afferma la diversità donataci da Dio. Egalitarismo minaccia le identità e può quindi portare alla rottura dell’unità nella diversità. Questo vale sia per l’ambito politico che per quello religioso.
Unità in diversità riconciliata
A motivo delle molte rotture nella vita dei singoli, tra le Chiese e tra i popoli c’è ora bisogno di riconciliazione degli opposti, per giungere ad un’unità riconciliata nella diversità. Ciò vale anche per la diversità delle culture. Ora è il tempo della riconciliazione invece di condanna e delimitazione. Con ciò si apre il futuro, perché il veleno del passato perde il suo effetto. Con ciò il diverso e lo straniero perdono la loro minaccia e diventano dono. Come riconciliati riconosciamo la ricchezza della vita nella diversità. In tutto è Gesù il centro che ci fa uno. Egli ci dà la forza e la speranza per l’unità in diversità riconciliata, perché Gesù Cristo ha riconciliato il mondo con Dio.
Vita insieme come segno profetico
Il nostro Insieme in Europa viene vissuto in pratica nei rapporti tra di noi. Noi ci mettiamo in viaggio per visitare gli altri. L’Insieme in Europa fa sorgere nuovi rapporti, porta riconciliazione e futuro. Fa risplendere qualcosa dell’essenza di Dio, in quanto crea unità, cioè è un segno profetico.
La preghiera porta cambiamento
La preghiera fa parte del compito di Insieme per l’Europa. Non vogliamo omettere di pregare per l’Europa. La preghiera opera cambiamento. Cambia noi e l’atmosfera nel nostro Paese ed in Europa, cambia i cuori delle persone.
La nostra speranza e il nostro SI’ all’Europa
Noi ci impegniamo per l’Europa, perché abbiamo compreso questo come un compito da parte di Dio per noi. Diciamo un SI’ deciso ad un’Europa dell’unità e della molteplicità delle culture e delle nazioni. Ci è di luce davanti agli occhi in questo un quadro positivo dell’Europa. Ci impegniamo per una cultura dell’Insieme, che sorge sulla base della fede cristiana. La nostra speranza per l’Europa la formuliamo in 5 SI’.
Diciamo di SI‘ ad un’Europa della riconciliazione.
Dal miracolo della riconciliazione dopo la catastrofe delle Guerre Mondiali è sorta una nuova Europa. La forza della riconciliazione, che noi riceviamo dalla fede cristiana, rende possibile una guarigione delle ferite storiche e un Insieme riconciliato delle diversità.
Diciamo di SI’ ad un’Europa dell’unità nella diversità.
Riconosciamo la diversità come ricchezza. Molteplicità e diversità e sono originarie in modo uguale. Si tratta di tenere entrambe in un buon equilibrio. Siamo contenti dell’altro e dei suoi carismi. Tale cooperazione di carismi serve all’unità del popolo di Dio e all’unità dell‘Europa. Ci impegniamo per un organismo federale in Europa. Con rispetto e stima prestiamo attenzione a prospettive e sfondi culturali diversi.
Diciamo di SI’ ad un’Europa dell’incontro, del dialogo e della pace
La reciproca comprensione nasce dall’incontro. Questa è una delle esperienze fondamentali in Insieme per l’Europa. Diciamo di SI’ ad un’Europa che cerca il dialogo con tutti e sceglie la via del trattare i vari interessi. L’Unione Europea e il processo d’unità dell’Europa ci ha concesso 70 anni di pace nell’ambito dell’Unione Europea. Chi sottolinea troppo marcatamente l’elemento nazionale, richiamerà gli spiriti maligni nazionalisti e porterà alla distruzione. Chi rinnega l’elemento nazionale, rinnega la diversità e impedisce il sorgere di una comunità europea. Noi incoraggiamo un dialogo aperto per un’Europa che vive insieme in pace.
Diciamo di SI’ ad un’Europa della misericordia e dell’umanità
La speranza cristiana ha dato l’impronta alla storia d’Europa. Essa é una fede aperta al mondo. Umanità e misericordia hanno la loro origine in Gesù crocifisso e abbandonato e danno l’impronta al Continente. Esse si mostrano nell’incondizionato SI’ alla vita, nel SI’ al matrimonio ed alla famiglia, nel al SI’ per i poveri ed i bisognosi.
L’ Europa è più dell’euro, più dell’economia di mercato. Per questo coi impegniamo a costruire un’Europa sulla base dell’eredità cristiano-giudaica, pienamente aperti rispetto a quanti pensano e credono diversamente. Così rafforziamo l’anima dell’Europa.
Diciamo di SI’ ad un’Europa a cui Dio ha affidato una vocazione nel corso della storia [3]:
L’insieme di cielo e terra, l’insieme di fede e incidenza nel mondo, perché nel Crocifisso s’incontrano cielo e terra. In questo compito per l’Europa riconosciamo anche una responsabilità per l’Africa ed il Medio Oriente.
Il Dio vivente ha affidato molto al nostro Insieme. Per questo vogliamo esprimere il nostro SI’ all’Europa nei nostri Movimenti e pubblicamente.
Gerhard Pross, Vienna, 10 novembre 2017 (versione breve)
[1] „Miteinander auf dem Weg“ ISBN 978-3-00-022045-6, Br. Franziskus Jöst beim MfE Kongress 2007 Stuttgart, S. 21
[2] Piero Coda in: Hanspeter Heinz [Hrsg], Christliche Kultur in einem Europa, S. 33)
[3] P. Lothar Penners beim Europ. Trägerkreis 2016 in Castel Gandolfo mit Bezug zu Pater Kentenich. (altro…)