In Österreich – Gemeinsam auf dem Weg der Versöhnung

In Österreich – Gemeinsam auf dem Weg der Versöhnung

Der Runde Tisch Österreich und unsere Gruppe Miteinander für Europa, die sich als Ökumene der Herzen verstehen, haben es sich zur Aufgabe gemacht als Geschwister im Glauben zu leben und Wege der Versöhnung zu suchen, wo immer es als Einzelne oder als Gemeinschaft möglich ist… 

Die Mitglieder setzen sich aus verschiedenen christlichen Kirchen, freien Gemeinden und Gemeinschaften zusammen. Spaltung schwächt den ganzen Leib Christi, während Vielfalt die Einheit stärkt und bereichert, das ist nicht nur unsere Erfahrung. Es geht uns nicht um eine von Menschen gemachte Uniformität sondern um eine von Gott inspirierte Einheit gemäß 1Kor12,4 es gibt verschiedene Gnadengaben, aber nur den einen Geist.

Die Gedenkfahrt 2016 (16.-26.8.2016) führte an Orte mit besonderer Bedeutung in der Reformation, der Gegenreformation und der Geschichte der Täufer. Es wird versucht, den historischen Ereignissen nachzugehen und für das in der Vergangenheit von beiden Seiten verursachte Leid stellvertretend Buße zu tun und um Reinigung des Gedächtnisses zu beten, denn 500 Jahre Trennung sind genug. Auch in Deutschland haben Bischöfe aus beiden Kirchen zu einem Pilgerweg in Wittenberg eingeladen.

Nach Stationen in Graz und Murau führte die Reise nach Kärnten. Der Kurator des Museums Dr. Alexander-Hanisch-Wolfram begrüßte uns. Er gab uns zunächst einen Überblick über die evangelische Geschichte Kärntens zur Reformations- und Gegenreformationszeit. Anschließend stellte er uns auch die aktuelle Ausstellung zum Thema Migration vor. Die gemeinsame Gebetszeit im Toleranzbethaus bot die Gelegenheit, der Zeugen des Evangeliums zu gedenken und Gott für das Unrecht um Vergebung zu bitten. In Paternion besuchten wir anschließend die Pfarrkirche und das Schlossportal, wo wir interessante Einzelheiten aus der Zeit des Geheimprotestantismus erfuhren.

Tags darauf begann unsere gemeinsame Zeit mit einer Andacht in der evangelischen Pfarrkirche Arriach, begrüßt von Ortspfarrer Schmoly. Mit Grußworten von Bischof Dr. Bünker und Generalvikar Dr. Guggenberger, Gedanken zum Weg des Buches vom Historiker Dr. Alexander Hanisch-Wolfram und einem Gebet um Einheit. Danach ging es zu Fuß auf dem Schmugglerweg, diesmal als Weg der Versöhnung zum Bauernhof Walcher, wo es eine Zeit des Gebetes und leibliche Stärkung gab. Dann führte uns der Weg weiter bis nach Afritz. Unsere Schlussandacht feierten wir mit Pfarrer Guttner und Superintendent Sauer in Feld am See.

Reformationsgedenken im Zeitalter der Ökumene ist die Gelegenheit, die Gemeinschaft zu vertiefen und die Notwendigkeit neuer Evangelisierung voran zu bringen. In Joh, 17,Verse 20 und 21 betet Jesus: Ich bitte aber nicht allein für sie, sondern auch für die, die durch ihr Wort an mich glauben werden, damit sie alle eins seien. Wie du, Vater, in mir bist und ich in dir, so sollen auch sie in uns sein, damit die Welt glaube, dass du mich gesandt hast. Jesus zeigt so auf, dass die Einheit wesentlich ist, wenn der Leib Christi ein glaubhaftes Zeugnis geben möchte. Joh 13.35 Denn daran werden alle erkennen, dass ihr meine Jünger seid, wenn ihr einander liebt. In unserer Zeit werden die Spaltungen des Leibes Christi als einer der Hauptgründe genannt, warum Zweifel gegenüber Jesus und seiner Botschaft bestehen. Dieses Gebet Jesu möge uns allen Auftrag sein. Und mit den Worten des Paulus im Eph 4,3-6 möchte ich uns zusprechen: bemühen wir uns, die Einheit des Geistes zu wahren.

Die Gruppe des Runden Tisches setzte am Sonntag nach dem Gottesdienst ihre Gedächtnisreise fort. Die nächsten Ziele sind Schwarzach St. Veit, Bad Goisern, Altmünster, Schloss Klaus, Steyr (Verfolgung der Waldenser), Niedersulz, Täufergedenkstätte Falkenstein bis nach Wien. Die Reise fand anlässlich 500 Jahre Reformationsgedenken als Weg der Versöhnung statt.

Manfred und Josefine Wieser

Live da Monaco – 2° Giorno

Live da Monaco – 2° Giorno

Maria Voce, presidente dei Focolari ha aperto la seconda giornata di Congresso: “L’Europa sta attraversando la notte dei suoi principi, la notte del suo ruolo nel mondo, la notte dei suoi sogni. (…) Insieme per l’Europa ci sembra proprio il soggetto capace di ispirare persone singole o associate nel loro impegno per una Europa libera, riconciliata, democratica, solidale e fraterna e che può essere dono per il resto dell’umanità”.

E Steffen Kern della Federazione evangelica di Wuerttemberg: “Dove riponiamo la speranza noi cristiani? Dobbiamo prendere su di noi i dolori e le oscurità delle nostre città. A Stoccarda è nata la Casa della Speranza che accoglie donne e persone sole. Vogliamo testimoniare con il nostro impegno che Dio non abbandona nessuno”. Thomas Romer (YMCA, Monaco) chiarisce che il punto di forza del nostro continente è Cristo e nel suo Vangelo. Gesù c’è anche nelle tempeste, bisogna avere fede. Lui é salito sulla barca per salvarci”.

Nel pomeriggio Insieme per l’Europa ha aperto i propri luoghi di dialogo, confronto e progettualità.

Alla tavola rotonda su “Cristiani e musulmani in dialogo” è emersa la necessità di conoscersi, incontrarsi e lavorare insieme attorno alle sfide sociali e culturali. Pasquale Ferrara, neo ambasciatore italiano ad Algeri, ha sottolineato che il dialogo non lo fanno le culture o le religioni, ma le persone. E’ necessario un bagno di concretezza e realtà. E l’imam Baztami ha invitato ad incontrare l’altro, a conoscerlo. Molte le idee e i progetti emersi dal dibattito tra la filosofa delle religioni Beate Beckmann-Zoeller, il dr. Thomas Amberg della Chiesa Evangelica, il vescovo francese M. Dubost. “Il rimedio alla divisione tra cristiani e musulmani e’ l’alterità, riconoscere l’altro come fratello”, ha affermato Gérard Testard di Efesia (Francia).

Alla tavola rotonda “Verso una sostenibilità in Europa” il Card. Turkson, l’ingegnere ambientale Daniele Renzi, Hans-Hermann Böhm e altri esperti hanno seguito l’invito di Papa Francesco per un dibattito serio e aperto sui cambiamenti climatici e le sfide ecologiche. “Scienze e religioni dovrebbero dialogare – ha affermato il Card. Turkson – per dare un contributo comune alla società”.

“Martirio, la difficile testimonianza dei cristiani del nostro tempo” è il titolo di un’altra tavola rotonda. Tra i relatori c’era Michael Brand, membro del Bundestag tedesco che, in riferimento all’attuale situazione europea, ha ricordato una frase di S. Bonifacio: “Non vogliamo essere come cani muti”. “Personalmente penso che se la minaccia del terrorismo arriva dall’esterno – ha affermato – dentro i nostri confini siamo invece attaccati da un secolarismo aggressivo. Temo meno l’islamizzazione dell’Europa che la diminuzione della fede cristiana”.

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Live da Monaco – 1° Giorno

Live da Monaco – 1° Giorno

Incontro, riconciliazione, futuro. Sono queste le parole della quarta edizione dell’evento internazionale di Insieme per l’Europa. Dal 1999, oltre 300 Movimenti e Comunità cristiane stanno percorrendo un cammino comune di riconciliazione, mutua comprensione e unità. Qui a Monaco sono 200 i Movimenti presenti e attivamente partecipi al Circus-Krone. E sono 1700 i membri, di 40 Paesi, giunti per il Congresso dei rappresentanti dei Movimenti con il desiderio di riportare i valori cristiani nelle sfide attuali dell’Europa.

Martin Wagner (YMCA Monaco) ha aperto l’evento: “Riconciliazione sarà la nostra parola chiave. Ne abbiamo bisogno, vogliamo essere ambasciatori di riconciliazione: l’abbiamo già sperimentata e questo è il nostro futuro. Vogliamo condividere, lavorare insieme per l’unità e soprattutto contribuire, come cristiani, a sostenere le sfide dell’Europa oggi”. Gerhard Pross (YMCA Esslingen) ha rivolto il suo saluto ai 1700 partecipanti: “Dio vuole che camminiamo uniti verso l’unità”. E il card. Walter Kasper: “500 anni di divisione sono sufficienti: abbiamo un impegno verso l’unità dell’Europa, sennò tradiamo Cristo e ora questa unità è tanto più importante perché l’Europa è in pericolo”.

Il vescovo Krause della Chiesa Evangelica: nel 2007 abbiamo sottoscritto il Manifesto per un’Europa unita e aderito ai “7 Sì”: avevamo un sogno, abbiamo pregato e Dio ci ha esauditi. Sr. Lioba Ruprecht: “Dobbiamo costruire la cultura dell’alleanza”. Hartmud Steeb dell’Alleanza evangelica: “Questo dialogo comune è iniziato negli anni ’90. Dio stesso ha pregato per l’unità. Incontro, speranza e futuro sono le parole che ci accompagnano nei prossimi giorni”.

Nel pomeriggio, 19 forum hanno raccolto tutti attorno alle questioni più scottanti del nostro continente: responsabilità sociale, integrazione, economia, ecumenismo, sfide pastorali, giovani ed Europa, matrimonio e famiglia, riconciliazione, evangelizzazione e molto altro. E’ stato il momento della condivisione di esperienze, idee e progetti, ma anche di una forte testimonianza di fede. Molto partecipato il forum dal titolo “Il prezzo e il premio dell’unità” dove il Card. Walter Kasper ha affermato che la fatica di un’autentica riconciliazione costituisce uno dei maggiori inciampi al movimento ecumenico. Occorre perdono per proseguire il cammino insieme.

Riconciliarsi richiede duro lavoro, ha aggiunto anche Walter Kriechbaum dell’YMCA di Monaco: attraverso di essa guariremo e diverremo portatori di unità.

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Dopo il Brexit: Insieme per l’Europa diventa un segno profetico

Dopo il Brexit: Insieme per l’Europa diventa un segno profetico

Dopo le notizie di questo venerdì mattina, il giorno dopo il „Brexit“, i responsabili del Comitato d’Orientamento di Insieme per l’Europa si esprimono all’unisono: Il Congresso europeo  dal 30 giugno al 1 luglio e la Manifestazione su “Karlsplatz” – la piazza nel centro di Monaco – il 2 luglio, riceve su questo sfondo un nuovo, più ampio significato.

P. Heinrich Walter, del Movimento di Schönstatt, si mostra sconcertato e deciso: “Ora il nostro ’Insieme’ diventa ancor più un segno di speranza contro la speranza. La fonte cristiana è quella decisiva riguardo all’identità. Sullo sfondo storico di questa settimana, Dio stesso rende Insieme per l’Europa un segno profetico.”

Gerhard Pross dell‘YMCA Esslingen e portavoce dell’iniziativa in Germania: “Adesso è quanto mai importante che da Monaco parta un chiaro segno ad un Insieme per l’Europa – un segno della comunione, contro gli egoismi e le paure del nostro tempo. Mi pare significativo che sono Papa Francesco, Andrea Riccardi e Jeff Fountain a dire la parola decisiva all’Europa, e non i politici.”

E Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, commenta da Roma: “Questo referendum conferma che l’Europa unita non la fa né la politica né l’economia, ma i valori condivisi dagli europei. Insieme per l’Europa non poteva cadere in un momento migliore”.

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Un incoraggiante apprezzamento

Un incoraggiante apprezzamento

E’ arrivato un nuovo patrocinio per l’imminente evento a Monaco nel luglio prossimo.

Con parole di forte stimolo e di apprezzamento per l’iniziativa, il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, concede all’evento “Incontro. Riconciliazione. Futuro” il patrocinio del Parlamento Europeo.

Nella sua lunga lettera egli sottolinea l’importanza di un impegno comune in favore della solidarietà e della pace, della tolleranza e del dialogo, del senso di appartenenza all’Europa e di una cittadinanza attiva.

E’ questo il terzo patrocinio ricevuto da Istituzioni Europee, dopo quelli del Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e del Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland.

E’ un richiamo all’impegno di contribuire a realizzare il nostro “sogno” di “un’Europa unita e multiforme, con una forte coesione sociale nella molteplicità culturale. Le nostre diversità non devono essere più motivo di paura o di separazione. Viviamo per un’Europa che non le sopprime; piuttosto le riscopre come ricchezze e le sviluppa, le armonizza”…  >vedi: CHE IDEA ABBIAMO DELL’EUROPA

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Foto: Ulz

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