La Carinzia, un crocevia di popoli

La Carinzia, un crocevia di popoli

Siamo un gruppo di Movimenti di diverse Chiese in Carinzia. Pregando insieme e dialogando tra noi, abbiamo riflettuto su come celebrare la “Giornata dell’Europa 2019”.

Attraverso il contatto con l’Europahaus (Casa dell’Europa) a Klagenfurt abbiamo trovato un posto adatto e questo ci ha permesso di delineare il nostro progetto.

La tematica centrale sarà “Europa senza Cristo?” Con la presentazione dei nostri 7 SÌ vorremmo ispirare riflessioni su come possiamo contribuire ad un’Europa sostenibile.
Viviamo qui in Carinzia, ad un crocevia dell’Europa, dove tre popoli sono di casa. Per secoli vi si sono stabiliti romani, slavi e tribù germaniche. Per questo motivo abbiamo invitato ospiti da Lubiana, Trieste e Graz per incontrarci e scambiarci le nostre esperienze.

Il 3 maggio 2019 avremo l’opportunità di celebrare un cammino di rapporti e concordia e di 70 anni di pace. Insieme possiamo valorizzare ciò che ci viene donato dalla diversità dei popoli in Europa.

Celebrando la nostra “Giornata dell’Europa” vogliamo ringraziare per tutto questo ed esprimere la nostra speranza per un futuro di pace.

Manfred e Fini Wieser, gruppo di Insieme per l’Europa della Carinzia 

Invito da scaricare (in tedesco) Flyer Europatag 2019 MfE Österreich Klagenfurt “Europa Einheit in Vielfalt”>> (altro…)

Lavori in corso a Padova

Lavori in corso a Padova

Quanti avevano partecipato nel novembre scorso all’incontro degli Amici di Insieme per l’Europa ci hanno coinvolti nell’esperienza vissuta e nei progetti per il 9 maggio 2019.

Tutti abbiamo dato la nostra disponibilità ad organizzare una Veglia di preghiera. Già dai primi contatti ci ha sorpreso trovare tanto interesse per l’argomento: infatti, ci venivano segnalati nuovi gruppi interessati e si è aperto un ventaglio di rapporti.

Il primo passo è stato rivolgerci alla Chiesa locale per creare in sinergia l’evento del 9 maggio. Siamo andati poi dal sacerdote responsabile del Centro Universitario e coordinatore di un ‘Festival biblico’, che si svolgerà proprio dal 10 al 12 maggio. Abbiamo trovato piena accoglienza, anche perché questo evento ha come tema “la Città e la Cittadinanza”; l’Europa era un argomento già in calendario e così abbiamo proposto l’inserimento della Veglia di Insieme per l’Europa nel programma del Festival.

Ci è stato chiesto, inoltre, di far parlare un esperto dell’Europa ad un evento con i giovani che consiste in un concorso fotografico a premi, rivolto a studenti della scuola secondaria di Padova e provincia, dal tema: “Mai senza l’altro”. Il responsabile del Festival ci ha pure chiesto di inserire nella serata dedicata all’Europa un breve video sulla storia di Insieme per l’Europa.

Abbiamo parlato con il responsabile della Pastorale per i Migrantes, che ci ha aperto un mondo sconosciuto: nella Diocesi di Padova sono presenti 110.000 immigrati, più della metà cristiani, seguiti da alcuni sacerdoti originari dei loro stessi Paesi. Ci siamo trovati poi con 12 sacerdoti della pastorale per i Migrantes da India, Sri Lanka, Cina e Europa dell’Est, che hanno accolto la proposta della Veglia e della serata. Mai ci saremmo immaginati di parlare, in una povera canonica, a una rappresentanza così mondiale!

Inoltre abbiamo conosciuto il responsabile del Consiglio ecumenico delle Chiese, un prete ortodosso-rumeno: l’essere inserito in un ‘Festival biblico’ è per lui fonte di gioia, perché “è la Bibbia che ci unisce tutti”.

Successivamente abbiamo incontrato il Consiglio ecumenico quasi al completo: presenti i responsabili delle Chiese Greco-ortodossa, Rumeno-ortodossa, Metodista e Luterana. Con loro abbiamo deciso di tenere la Veglia proprio il 9 maggio, come apertura del Festival, nella chiesa di S. Sofia, una bellissima chiesa romanica a Padova.

Tutte le componenti contattate sono inserite nella commissione preparatoria della Veglia (ora internazionale ed ecumenica), Veglia che sarà conclusa da un momento conviviale con pietanze del proprio Paese.

Il Team di Insieme per l’Europa di Padova

Scarica la Locandina Giornata dell’Europa Padova 9 maggio 2019>>

Stampa diocesana di Padova: Scarica Articolo Diocesi Padova sull’evento 2019>> (altro…)

Cercare insieme

Cercare insieme

20 anni Insieme per l’Europa dal 7-9.11.2019 a Ottmaring e Augsburg / Germania. La visita del vescovo regionale Axel Piper

A fine febbraio si sono incontrati 16 rappresentanti di Insieme per l’Europa ad Ottmaring, per preparare l’incontro degli “Amici” dal 7 al 9 Novembre 2019. Questa rete internazionale è nata 20 anni fa, motivo sufficiente per ricordare gli inizi e sviluppare prospettive per il futuro.

Axel Piper, dal 1 gennaio 2019 vescovo regionale della Chiesa evangelica luterana di Augusta e Svevia, ha incontrato, durante la sua prima visita al Centro Ecumenico di Ottmaring, Gerhard Pross, Ilona Toth, Herbert Lauenroth e Diego Goller, membri della commissione preparatoria di Insieme per l’Europa, per conoscere da più vicino l’iniziativa.

L’esperienza del vescovo Piper e la sua visione della Chiesa: non strutture, ma “persone che stanno cercando insieme”. Allo stesso tempo, dice Piper, “è sufficiente essere curiosi – nel senso migliore del termine”. Attende quindi con impazienza il nuovo compito, “per conoscere nuove persone, nuove sfide e per contribuire a dare forma ad un nuovo inizio nella Chiesa e nella società”. Quindi, l’iniziativa Insieme per l’Europa gli é “molto simpatica”.

Pertanto, l’incontro degli “Amici di Insieme per l’Europa” dal 7 al 9 Novembre 2019 è già programmato nella sua agenda.

Beatriz Lauenroth

Foto: © Maria Kny (altro…)

Vienna: Cittadini europei si preparano ‘insieme’

Vienna: Cittadini europei si preparano ‘insieme’

Dal 19 marzo al 5 maggio vari gli appuntamenti in diversi luoghi della capitale austriaca. Lo scopo: in vista delle Elezioni europee, mettere insieme cittadini e parlamentari per parlare di politica in modo costruttivo.

Cosa sta a cuore ai nostri amici a Vienna?

“I problemi attuali dell’Unione Europea riguardo alla sua politica, all’economica e alla sua forma strutturale, riguardano tutti noi.  Nel dibattito per il futuro del Continente, noi di Insieme per l’Europa ci sentiamo  interpellati a contribuirvi, mettendo a frutto “la nostra vocazione all’unità e la nostra Cultura dell’Insieme”. Siamo convinti che l'”unità nella diversità”, che ci è stata donata in un toccante processo di riconciliazione, è una risposta di Dio alle necessità del nostro tempo. Con questa fiducia vogliamo invitare cittadini, esperti ed esponenti del Parlamento dell’UE ad un dialogo tra loro e dare un segno a favore di una politica di riconciliazione e di solidarietà.”

Stimolanti le tematiche scelte:

  • Erasmus – formare l’Europa
  • Ebraismo nell’odierna Europa – antico e nuovo antisemitismo
  • Patria e Migranti
  • Parola e pane – la dimensione sociale.

La serata conclusiva si celebrerà l’11 aprile nella “Casa dell’Unione Europea” e raccoglierà tra l’altro i messaggi dai vari incontri, presenti rappresentanti politici ed ecclesiali.

Il 5 maggio si svolgerà una preghiera ecumenica per l’Europa in una chiesa centrale della città.

Vari i luoghi e le modalità degli incontri, i Movimenti e gli esperti, le tematiche e i modi di impegnarsi. Ma unica è la voglia di non far passare quest’occasione per dire: INSIEME si può!

Come non augurarsi che tanti si ispirano all’esempio di Vienna?

Dall’invito: Preghiera per l’Europa  (Card. Carlo Maria Martini)

Padre dell’umanità, Signore della storia,
guarda questo continente europeo
al quale tu hai inviato tanti filosofi, legislatori e saggi,
precursori della fede nel tuo Figlio morto e risorto.
Guarda questi popoli evangelizzati da Pietro e Paolo,
dai profeti, dai monaci, dai santi;
guarda queste regioni bagnate dal sangue dei martiri
e toccate dalla voce dei Riformatori.
Guarda i popoli uniti da tanti legami,
ma anche divisi, nel tempo, dall’odio e dalla guerra.
Donaci di lavorare per un’Europa dello Spirito
fondata non soltanto sugli accordi economici,
ma anche sui valori umani ed eterni.
Un’Europa capace di riconciliazioni etniche ed ecumeniche,
pronta ad accogliere lo straniero, rispettosa di ogni dignità.
Donaci di assumere con fiducia il nostro dovere
di suscitare e promuovere un’ intesa tra i popoli,
che assicuri per tutti i continenti
la giustizia e il pane, la libertà e la pace.

IpE Vienna/Austria – Invito in vista in vista delle elezioni europee 2019 (in tedesco)

 

 

 

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Portatori di speranza

Portatori di speranza

Clarita e Edgardo Fandino, responsabili mondiali del Movimento “Equipes Notre-Dame”, vivono a Bogotá in Colombia. Hanno partecipato al recente incontro degli Amici di Insieme per l’Europa a Praga. Abbiamo voluto conoscere più da vicino la loro esperienza.

1) Qual è stata la vostra esperienza con gli “Amici di Insieme per l’Europa” a Praga?

È stato commovente essere testimoni diretti di questa iniziativa che, partendo dalle sinergie tra molti Movimenti, cerca di dare risposte di speranza ad un mondo secolarizzato invitando tutti ad assumersi le proprie responsabilità di fronte alla società e al mondo senza isolarsi, ma condividendo le proprie ricchezze evangeliche. Personalmente avremmo voluto conoscere più da vicino i carismi specifici dei vari Movimenti presenti, ma supponiamo che da un lato fosse già stato fatto in precedenti incontri e dall’altro il tempo limitato del programma non l’abbia permesso. Durante questi due giorni di incontro, nei momenti liberi e nelle conversazioni, abbiamo potuto condividere esperienze con molti dei presenti. Abbiamo notato un’atmosfera di rispetto, fraternità e apertura che deve essere estesa ai vari ambienti di vita, per essere veri agenti di trasformazione come il lievito nella pasta.

2) Come colombiani, come vedete l’Europa attuale?

Non abbiamo partecipato a questa riunione di Insieme per l’Europa come colombiani, ma come responsabili mondiali del Movimento “Equipes Notre-Dame”, che ha avuto origine in Francia e che oggi è presente in 92 Paesi dei cinque continenti. Come colombiani, abbiamo notato grandi differenze tra l’Europa e l’America di oggi e, naturalmente, con la nostra nativa Colombia. L’Europa di oggi sta vivendo un processo di secolarizzazione molto più pronunciato che in America ed è influenzato dai venti di crisi e di disgregazione con tendenze separatiste che minano le istituzioni e i regimi in atto. Le tendenze populiste con gli agitatori che polarizzano e raccolgono il malcontento sono un problema che ha già raggiunto dimensioni universali. Oggi più che mai, è indispensabile che noi, che professiamo valori di fede, siamo più attivi nel promuovere iniziative di cambiamento che portino valori trascendenti. Come ha detto Ernesto Sabato, questo scrittore meraviglioso e osservatore critico delle realtà del mondo: “Una cosa certa è la convinzione che solo i valori spirituali saranno in grado di salvare la condizione umana da una catastrofe annunciata.”

 3)  Siete i responsabili mondiali del Movimento “Equipes Notre-Dame” e avete appena concluso un importante incontro internazionale a Parigi. Alla fine di questo incontro, quali sono i vostri progetti e le prospettive per il futuro?

Abbiamo assunto la responsabilità internazionale del Movimento “Equipes Notre-Dame” lo scorso luglio a Fatima, in Portogallo, dove, insieme a circa 9000 presenti da più di 70 Paesi, tra cui 400 sacerdoti e vescovi, 4000 coppie e 200 vedovi, abbiamo vissuto una settimana di incontro che aveva come tema la parabola del figliol prodigo, con il motto: “Riconciliazione, segno d’amore”. Al termine di questo incontro, sotto forma di mandato, abbiamo stabilito gli orientamenti di vita per i membri del Movimento nei prossimi sei anni. Come linea guida il nostro motto é: “Non abbiate paura, andiamo avanti”; è un invito ad agire, a concretizzare la nostra vocazione e la nostra missione, partendo dallo specifico del nostro carisma: la spiritualità coniugale.

L’incontro che abbiamo avuto di recente a Parigi, con il gruppo di responsabili internazionale, il primo dei 3 incontri annuali, aveva come scopo di stabilire la strada da percorrere per portare a ciascuno dei membri del Movimento il motto di Fatima, perché lo possano concretizzare nella loro vita. Ecco perché abbiamo stabilito molte linee di azione per le sfide all’interno e all’esterno del Movimento, sempre in conformità con l’invito della Chiesa, e soprattutto di Papa Francesco, di andare verso le periferie, come agenti di Misericordia. Questo appello è ben espresso dal Papa nella sua recente Esortazione Apostolica “Gaudete et exultate ” (GE 26) “Non è sano amare il silenzio ed evitare l’incontro con l’altro, desiderare il riposo e respingere l’attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio. Tutto può essere accettato e integrato come parte della propria esistenza in questo mondo, ed entra a far parte del cammino di santificazione. Siamo chiamati a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione, e ci santifichiamo nell’esercizio responsabile e generoso della nostra missione.”

Tra le tante linee di azione per le quali lavoriamo, ci sono: l’arte di accompagnare i vedovi e le vedove, la preparazione e l’accompagnamento dei giovani al matrimonio e nei loro primi anni di vita coniugale, il lavoro su altre realtà della vita coniugale come l’accompagnamento degli adulti, l’ascolto dei giovani… ecc.

4) Potreste dirci qualcosa su di voi, della vostra famiglia, dove vivete, il vostro lavoro…? 

Siamo una coppia colombiana, sposata da 32 anni, 2 figli, uno di 26 anni che si è appena sposato e una figlia di 24 anni che vive ancora con noi. Viviamo a Bogotà, una città cosmopolita con circa 8 milioni abitanti. Clarita insegna musica e catechismo e Edgardo lavora tuttora come ingegnere civile. Noi apparteniamo da 22 anni al Movimento “Equipes Notre-Dame”, che ha nutrito la nostra spiritualità coniugale; abbiamo svolto compiti di servizio in diversi ambiti di responsabilità. Al presente siamo responsabili internazionali del Movimento per i prossimi sei anni. La nostra vita è suddivisa tra il lavoro professionale di Edgardo, il lavoro delle nostre “Equipes Notre-Dame” e i frequenti viaggi che questo incarico impone. Siamo convinti che ognuno di noi ha una missione e una responsabilità in questo mondo, essere portatori di speranza e riflettere l’amore di Cristo sull’umanità, rendendolo presente nel nostro ambiente e nelle periferie in  cui dobbiamo addentrarci.

Clarita e Edgardo Fandino, Bogotá/Colombia (altro…)

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