Dall’11 al 13 aprile 2024, il Comitato di Orientamento europeo di Insieme per l’Europa (IpE) si è incontrato per il suo ritiro annuale a Vallendar, il Centro di Schönstatt. Vi si sono riuniti 21 membri di sette Movimenti rappresentati nel Comitato d’Orientamento. Tra loro c’erano: P. Alexandre Awi Mello, Superiore Generale dei Padri di Schönstatt e Presidente del Presidium Generale dell’Opera Internazionale di Schönstatt, ed Jesùs Moran, Co-Presidente del Movimento dei Focolari, che ha partecipato anche a nome della Presidente, Margaret Karram. Il ritiro aveva lo scopo di favorire e preparare il cambio generazionale, nonché di mettere a fuoco la visione di IpE e di formulare compiti concreti per i prossimi anni.
Identità
IpE è una rete ecumenica, in cui un Comitato di Orientamento è al servizio dei Movimenti e delle Comunità. L’interazione dei carismi richiede l’ascolto costante della voce di Dio: “Lo spartito è scritto in cielo” (Chiara Lubich). La natura e la missione di IpE si rivelano soprattutto attraverso la partecipazione diretta agli incontri, alle iniziative di preghiera, alle conferenze e alle altre iniziative locali e internazionali della rete.
Cultura della leadership
Sotto la guida esperta del moderatore esterno Dr. Markus Ressl, appositamente incaricato, e ascoltando continuamente lo Spirito Santo, i partecipanti hanno elaborato i passi necessari per il prossimo futuro. Il Moderatore Gerhard Pross (YMCA Esslingen) e il Segretario generale Diego Goller (Movimento dei Focolari) hanno ottenuto piena fiducia per continuare il loro servizio nei prossimi due anni. Il team esecutivo del Comitato di Orientamento, che in precedenza era composto da quattro persone provenienti da differenti Comunità, è stato ampliato con l’inserimento di due persone più giovani.
Visibilità
Per facilitare il lavoro di questo team, sono stati formati gruppi di lavoro e di progetto, per – tra l’altro – intensificare i contatti con l’Europa orientale, l’Ortodossia, i responsabili delle Chiese, i politici e i Comitati nazionali di IpE. In termini di comunicazione, è stata auspicata una maggiore “visibilità” presso l’opinione pubblica europea.
Le voci e i suggerimenti dei partecipanti più giovani si rivelano sempre più un contributo importante per una collaborazione che guarda al futuro. Secondo un giovane partecipante dell’YMCA di Monaco, si tratta soprattutto di un “approccio personale”. “Bisogna partecipare in prima persona per capire di che cosa si tratta”. Nel prossimo futuro, un gruppo studierà la possibilità di organizzare un grande evento per tutti i Movimenti.
Impressioni
L’incontro è stato caratterizzato da una forte atmosfera spirituale. P. Alexandre Awi Mello (Schönstatt): “Mi tocca profondamente vedere come Dio sta lavorando in questa rete. Qui stiamo scrivendo “storia santa in luogo santo“. E Jesùs Moran (Movimento dei Focolari): “I carismi sono doni di Dio alle Chiese. IpE permette all’Europa di vedere l’unità dei carismi. In questo c’è un grande potenziale. Non dobbiamo quindi mai perdere di vista l’umanità di oggi, perché possiamo sempre dare speranza al mondo grazie a questa forza carismatica“.
Prospettive
L’incontro degli ‘Amici di IpE’ 2024 si svolgerà dal 31 ottobre al 2 novembre a Graz/Seggau con il titolo “Called to hope” (Chiamati alla speranza), in stretta collaborazione con il Comitato nazionale austriaco e con la partecipazione attiva delle giovani generazioni.
Alcuni mesi fa un veterano di Insieme per l’Europa mi ha chiesto se – secondo me – la nostra rete ecumenica ha qualche influenza sulla vita del Continente. Il coraggio e la chiarezza della domanda mi ha sorpreso, ma dietro le parole ho intuito la vera domanda: „aveva senso il mio-nostro lavoro”?
Dopo la sua nascita, nel messaggio del primo grande incontro nel 2004 a Stoccarda, Insieme per l’Europa si è collocato nel mondo di oggi, nella storia, dichiarando la propria identità per la fraternità. Alcuni anni dopo, nel 2007 – pure a Stoccarda – sono nati i cosiddetti 7 SÌ che hanno delineato il concreto programma di azione. In uno di questi SÌ si dice: “Diciamo SÌ al creato difendendo la natura e l’ambiente, doni di Dio da tutelare con rispettoso impegno per le generazioni future.” Gli anni passavano, la rete ecumenica, anche attraverso l’impegno dei vari comitati nazionali, si è rafforzata nel Continente, si è delineata la sua struttura con annuali incontri internazionali, con eventi locali e, negli ultimi anni, dalla parte più occidentale di Europa (Porto/Portogallo) siamo arrivati alla porta dell’Oriente (Timisoara/Romania).
Insieme per l’Europa quest’anno avrà 25 anni. È molto giusta la domanda: mentre ringraziamo Dio e gli uomini per la storia di tutti questi anni, ora, come andare avanti? Abbiamo, avremo influenza sulla vita del Continente? Ha e avrà senso il nostro lavoro?
L’Unione Europea ci è venuto incontro invitandoci a partecipare ad un bando europeo che “promuove la partecipazione e coinvolgimento dei cittadini alla vita democratica dell’UE” in modo particolare in tre campi: il mondo della comunicazione, l’ambito politico-sociale e l’ecologia. L’incontro online del 2 marzo ha sviluppato quest’ultimo. I 187 prenotati e il 110 luoghi di ascolto ci hanno entusiasmato e le risposte ai questionari ci aiuteranno ad elaborare un KIT con suggerimenti concreti all’amministrazione. Certo, i lavori preparatori anche per questo incontro ci hanno richiesto impegno, ma la gioia di vedere esperti di alto livello in campi diversi, in rappresentanza di varie Chiese e Paesi, le incoraggianti testimonianze, ci confermavano: qui si sta aprendo una porta verso il futuro!
Quale futuro? Generare più possibile, con la forza di coesione della fraternità, spazi di relazione in tutti i campi dei 7 SÌ. Ecco l’ecologia delle relazioni e non solo per la tutela del creato. In questo impegno può verificarsi che oltre la nostra comune umanità, si scoprano quante realtà ci legano e possono unirci. Il 2 marzo – nel campo ecologico – la professoressa italiana, il teologo greco, il rappresentante della COMECE, il professore svizzero e la dottoressa irlandese, l’esperto tedesco e il funzionario della UE lo confermavano, e le testimonianze lo illustravano. Un partecipante ha chiesto alla fine: “Come nascono tali effetti positivi?” La risposta è stata: attraverso i rapporti.
Oggi, alla domanda di quel veterano forse risponderei con maggiore convinzione.
Le sfide per la salvaguardia del creato ed una ecologia integrale crescono mondialmente in modo esponenziale. La rete di Insieme per l’Europa ha dedicato a questo tema un’intera giornata online, il 2 marzo 2024. Professionisti ed attivisti di varie Chiese e Movimenti, di 9 Paesi europei, sono intervenuti al Seminario dal titolo: “Chiamati all’unità – Verso un ecologia delle relazioni”. Un “viaggio” coinvolgente, in cui i relatori in un’atmosfera di crescente convergenza hanno esposto le proprie ricerche ed il proprio impegno per la tutela dell’ambiente, entrando poi in dialogo con i numerosi presenti nella “sala virtuale”. Le esperienze già in atto in tanti posti e le incoraggianti buone pratiche, facilmente imitabili, hanno evidenziato il desiderio e l’impegno di rispettare e conservare la creazione per le future generazioni. Questo ci trova uniti come cristiani e ci mette facilmente in rapporto con altri.
Per la nostra rete era il momento di approfondire uno dei “7 SÌ” con cui ci siamo impegnati nel 2007 alla grande Manifestazione a Stoccarda. Esso afferma: “SÌ al creato, difendendo la natura e l’ambiente, doni di Dio da tutelare con rispettoso impegno per le generazioni future.”
Assai interessanti ed informativi gli input di questo ricco appuntamento. A mo’ di esempio riportiamo due frasi dal contributo della dottoressa Stefania Papa[1]: lei ha sottolineato «la rete di relazioni complesse ed interdipendenti tra ogni essere vivente e ogni elemento della natura, che, insieme, sostengono la vita stessa. Queste relazioni, infatti, non sono unidirezionali, ma caratterizzate da scambi reciproci di energia, materia e informazioni». Se da un lato questo crea armonia, dall’altro esiste anche il conflitto, la disgregazione. E proprio «questa diversità di relazioni, che include sia conflitti che cooperazione, è fondamentale per il funzionamento degli ecosistemi e per la continua evoluzione della vita sulla Terra, continuamente soggetta a nuove sfide».
Siamo grati ai relatori che ci hanno permesso di mettere a disposizione il loro contributi. È possibile scaricarli in fondo a questa pagina.
Durante il Workshop, facente parte di un progetto sostenuto dall‘Unione Europea, DialogUE, è stato presentato il documento European Grean Deal; si tratta di un progetto ambizioso, in cui l’Unione Europea ha sviluppato norme ambientali fra le più rigorose al mondo. I contenuti del Webinar e le risposte dei partecipanti ai questionari inerenti a questo evento aiuteranno ad elaborare un KIT con suggerimenti concreti all’Unione Europea. Esso sarà consegnato il 16 ottobre 2024 alle Istituzioni Europee a Bruxelles, insieme ai risultati dei workshop precedenti sulla comunicazione e sulle politiche sociali, svoltisi nel 2023 e co-finanziati come quest’ultimo dall’Unione Europea.
[1] Professoressa associata di Ecologia, Dip. Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Italia
Per il 2023, Timişoara (Romania) è con altre due città “Capitale Europea della Cultura”. Mons. Pál József Csaba, vescovo romano-cattolico di Timişoara, ha invitato l’incontro annuale degli Amici di Insieme per l’Europa(IpE) nella sua città (16-18/11/2023).
Alcuni di loro esprimono qui perché parteciperanno all’incontro.
Cezara Delia Perian, gruppo dei giovani ortodossi a Timisoara:
Sono a favore di un’Europa cristiana con principi cristiani. Vorrei sentire le esperienze che si fanno nella rete Insieme per l’Europa. E come cittadina di Timisoara voglio presentare la mia città, da secoli esempio di convivenza pacifica tra diverse minoranze, Chiese, Movimenti e culture ecclesiali. Perciò, vi invito gentilmente all’incontro degli Amici di IpE 2023 a Timisoara, con la promessa di vivere un incontro straordinario e un’esperienza unica.
Soňa Jančíková, Comitato di Orientamento di IpE, European Network of Communities ENC, Repubblica Slovacca:
Poiché l’unità è scritta molto in profondità nel mio cuore, ho deciso di far parte di IpE. Vorrei incontrare nuove persone e conoscere che cosa c’è nei loro cuori. Nell’ENC abbiamo comunità provenienti dalla Romania e io amo questo Paese. È molto importante che questa conferenza si svolga nell’Est dell’Europa e non vediamo l’ora di vedere quanto sia grande il potenziale di questo Paese, affinché il resto dell’Europa si basi maggiormente sui valori cristiani.
Philipp Barthel, Comitato di Orientamento di IpE, YMCA Monaco, Germania:
Perché vado all’incontro di IpE a Timisoara? Perché voglio sperimentare personalmente la fede di cristiani di diverse Chiese, nazionalità ed età.
Reydibel Mesa, Movimento dei Focolari, Ungheria:
Penso che quest’incontro sarà un momento di fratellanza e pace in Europa. Saranno giorni dove possiamo sperimentare la forza dell’unità di popoli uniti in Dio, giovani, adulti, di Paesi diversi e di varie Chiese cristiane, ma tutti Insieme.
Gérard Testard, Efesia, Francia:
Stiamo camminando sulla strada aperta dai fondatori dell’Europa e da tutti coloro che nel corso della storia non hanno accettato il conflitto come una fatalità, ma si sono impegnati ad abbattere le barriere.
Mons. Pál József Csaba, vescovo a Timisoara:
Con la vostra presenza mostrate alla Romania la bellezza della fede cristiana.
Cinzia Panero, Movimento dei Focolari, Serbia:
Per me Insieme per l’Europa è una rete di vita, di esperienze condivise, di intenti sognati e raggiunti con altri in un lavoro concreto comune. Lo abbiamo vissuto in prima persona nel marzo scorso a Belgrado: l’Istituto per lo studio della cultura e della cristianità e il Movimento dei Focolari in Serbia, abbiamo realizzato la Mostra-concorso artistico “Il mondo in un’immagine, immagine del mondo” tra artisti serbi di varie fedi religiose e nazionalità, con il supporto del Ministero per la cooperazione tra le comunità religiose. L’incontro a Timisoara sarà un’opportunità per rinsaldare la nostra amicizia, aprirci a nuove esperienze, costruire rapporti in una rete reale, tangibile, fraterna.
Together2023 – per sostenere il Sinodo della Chiesa cattolica
Diamo spazio – in forma riassuntiva – a una comunicazione giuntaci dai responsabili della Comunità ecumenica di Taizè, promotrice della Veglia.
Cari amici,
con il nostro team siamo tornati a Roma per gli ultimi preparativi. Che gioia e che bella sfida camminare sulla stessa strada con tutti voi, in collaborazione con il Segretariato per il Sinodo e il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
I canti per la veglia di preghiera sono pubblicati su https://together2023.net/it/info-page/canti/, così come il nuovo canto Adsumus Sancte Spiritus, preparato appositamente per la Veglia di preghiera ecumenica del 30 settembre.