All’ultimo incontro degli Amici di Insieme per l’Europa (Ottmaring-Augsburg 7-9 novembre), caratterizzato da un’impressionante varietà di partecipanti, altrettanto vari sono stati gli echi raccolti. Ne condividiamo alcuni:
“Siamo grati a Dio per questo “fenomeno dell’Insieme”, che in tutti questi anni si è sviluppato in un laboratorio di conoscenza reciproca, di comunione, di unità, di speranza per il nostro Continente.”
“Ho sperimentato una forte azione in controtendenza ai moltissimi rischi di frammentazione e nuove divisioni.”
“Il fatto che il municipio di Augsburg ci abbia accolto, ha dato una nuova visibilità a Insieme per l’Europa che si impegna nel sociale, nella vita civile di una città, dando le ali per una nuova politica, via di pace fra tutti i popoli.”
“Non ho visto ancora gente così, che scruta i segni dei tempi e cerca, insieme e concretamente, che cosa fare per gli altri, per i propri e per gli altri Paesi in Europa.”
“Ho visto che non c’è un PER se non c’è prima un INSIEME.”
“Imparando dagli evangelici, ho sentito come cattolico di convertirmi alla preghiera.”
“Mi affascina l’immagine di diventare “mediatore evanescente” (v. Relazione di Herbert Lauenroth in Programma e materiale 20°esimo IpE) sulle frontiere dei rapporti. Insieme per l’Europa’mi è parso un incontro di grande unità fra 55 Movimenti di varie confessioni, di 23 Paesi presenti, in cui è emersa anche l’anima politica di un’Europa che si rinnova, dove le nazioni cercano l’unità nella distinzione, nella libertà, oltre ogni nazionalismo.”
“Essendoci a Roma pochi cristiani di altre confessioni, ho ricevuto l’apertura alla dimensione ecumenica, attraverso la concreta esperienza di contatto con persone di identica fede, pur se appartenenti a tradizioni diverse (…) Si è prodotta in me l’evidenza del valore culturale del nostro impegno per i 7 SI’ che pronunciamo, in vista del miglioramento della società civile, secondo l’intuizione originaria dei fondatori dell’Europa unita, che miravano non solo alla pace, ma alla solidarietà sociale e alla fratellanza tra i popoli.”
“Mi viene la voglia di portare “l’Insieme” nella vita quotidiana incominciando con le mie vicine di casa di un altro Paese.”
“Ho imparato qui quanto sia bello essere diversi. La differenza è voluta da Dio. Più siamo diversi, più Dio è presente. Scoprire questo è una vera sfida.”
“Insieme per l’Europa è diventato per me un luogo di speranza, dove l’incontro e la riconciliazione preparano il futuro, dove i vari popoli saranno pronti a conoscersi, con le loro storie e tradizioni. Costruire ponti invece che muri.”
“Lavorando insieme, cristiani di varie Chiese, da una parte sperimento la bellezza della Chiesa di Cristo, nel suo respiro più ampio e sento accresciuta la mia identità cristiana. Nel contesto politico e religioso in cui viviamo in Europa, sento di darne testimonianza, anche attraverso il mio servizio per i profughi.”
Non sono forse questi alcuni semi, frutto di 20 anni di esperienza, che possono germogliare nuovamente e segnare ulteriori tappe di fraternità in Europa ed oltre?
Per informazioni sul Convegno clicca qui>>
La Segreteria internazionale di Insieme per l’Europa
0 commenti