DialogUE e l’ecologia delle relazioni  

da | Mar 14, 2024

Alcuni mesi fa un veterano di Insieme per l’Europa mi ha chiesto se la nostra rete ha qualche influenza sulla vita del Continente. La domanda mi ha sorpreso, ma dietro le parole ho intuito la vera questione: „aveva senso il mio-nostro lavoro”? Lo scorso anno, l’Unione Europea ci ha invitato a partecipare ad un bando che “promuove la partecipazione e coinvolgimento dei cittadini alla vita democratica dell’UE” in questi tre campi: la comunicazione, la politica sociale e l’ecologia. Il Webinar del 2 marzo ha sviluppato quest’ultimo.

Alcuni mesi fa un veterano di Insieme per l’Europa mi ha chiesto se – secondo me – la nostra rete ecumenica ha qualche influenza sulla vita del Continente. Il coraggio e la chiarezza della domanda mi ha sorpreso, ma dietro le parole ho intuito la vera domanda: „aveva senso il mio-nostro lavoro”? 

Dopo la sua nascita, nel messaggio del primo grande incontro nel 2004 a Stoccarda, Insieme per l’Europa si è collocato nel mondo di oggi, nella storia, dichiarando la propria identità per la fraternità. Alcuni anni dopo, nel 2007 – pure a Stoccarda – sono nati i cosiddetti 7 SÌ che hanno delineato il concreto programma di azione. In uno di questi SÌ si dice: Diciamo SÌ al creato difendendo la natura e l’ambiente, doni di Dio da tutelare con rispettoso impegno per le generazioni future.” Gli anni passavano, la rete ecumenica, anche attraverso l’impegno dei vari comitati nazionali, si è rafforzata nel Continente, si è delineata la sua struttura con annuali incontri internazionali, con eventi locali e, negli ultimi anni, dalla parte più occidentale di Europa (Porto/Portogallo) siamo arrivati alla porta dell’Oriente (Timisoara/Romania).

Insieme per l’Europa quest’anno avrà 25 anni. È molto giusta la domanda: mentre ringraziamo Dio e gli uomini per la storia di tutti questi anni, ora, come andare avanti? Abbiamo, avremo influenza sulla vita del Continente? Ha e avrà senso il nostro lavoro?

L’Unione Europea ci è venuto incontro invitandoci a partecipare ad un bando europeo che “promuove la partecipazione e coinvolgimento dei cittadini alla vita democratica dell’UE” in modo particolare in tre campi: il mondo della comunicazione, l’ambito politico-sociale e l’ecologia. L’incontro online del 2 marzo ha sviluppato quest’ultimo. I 187 prenotati e il 110 luoghi di ascolto ci hanno entusiasmato e le risposte ai questionari ci aiuteranno ad elaborare un KIT con suggerimenti concreti all’amministrazione. Certo, i lavori preparatori anche per questo incontro ci hanno richiesto impegno, ma la gioia di vedere esperti di alto livello in campi diversi, in rappresentanza di varie Chiese e Paesi, le incoraggianti testimonianze, ci confermavano: qui si sta aprendo una porta verso il futuro!

Quale futuro? Generare più possibile, con la forza di coesione della fraternità, spazi di relazione in tutti i campi dei 7 SÌ. Ecco l’ecologia delle relazioni e non solo per la tutela del creato. In questo impegno può verificarsi che oltre la nostra comune umanità, si scoprano quante realtà ci legano e possono unirci. Il 2 marzo – nel campo ecologico – la professoressa italiana, il teologo greco, il rappresentante della COMECE, il professore svizzero e la dottoressa irlandese, l’esperto tedesco e il funzionario della UE lo confermavano, e le testimonianze lo illustravano. Un partecipante ha chiesto alla fine: “Come nascono tali effetti positivi?” La risposta è stata: attraverso i rapporti.

Oggi, alla domanda di quel veterano forse risponderei con maggiore convinzione.

Ilona Toth

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Vedi anche il Comunicato Stampa>>

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