Introduzione di Gérard Testard

da | Apr 4, 2018

L’Unione Europea è un’organizzazione spesso non amata dall’opinione pubblica. Molti politici non mancano di criticarla, spesso per difendersi meglio dalla loro carente politica interna. L’Unione Europea non è esente da difetti (abbondanza di standard, complessità, tecnocrazia, distanza dalle persone …). Eppure, grazie all’Unione Europea, l’Europa è stata globalmente in pace per oltre 70 anni. Robert Schuman […]

L’Unione Europea è un’organizzazione spesso non amata dall’opinione pubblica. Molti politici non mancano di criticarla, spesso per difendersi meglio dalla loro carente politica interna.

L’Unione Europea non è esente da difetti (abbondanza di standard, complessità, tecnocrazia, distanza dalle persone …).

Eppure, grazie all’Unione Europea, l’Europa è stata globalmente in pace per oltre 70 anni. Robert Schuman è uno dei “padri dell’Europa” ed è lui a lanciare la costruzione europea il 9 maggio 1950, quando era ministro degli Esteri francese. Era una personalità riconosciuta, un cattolico praticante con una vita spirituale profonda e che mostrava grandi valori morali. Sarà l’uomo provvidenziale per lavorare in vista della riconciliazione franco-tedesca, feroce oppositore dello spirito di rivincita sempre pronto a emergere. In questo egli prende una posizione totalmente opposta a quella del trattato di Versailles, che pose fine alla Grande Guerra.

Originario della Lorena, nato in Lussemburgo e cresciuto in Germania, è sempre stato attaccato alla Francia. Si definiva “un uomo delle frontiere” e aveva una visione per l’Europa. Per definire il suo ideale europeo, alla fine della sua vita ha scritto un piccolo libro intitolato “per l’Europa”, pubblicato nel 1963, anno della sua morte, in cui riprende i suoi discorsi e descrive il progetto europeo, la sua visione della democrazia. Le citazioni qui sotto sono tratte da questo opuscolo.

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Citazioni di Robert Schuman

L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. (Discorso del 9 maggio 1950)

Le seguenti citazioni sono tratte tutte dal libro «Pour l’Europe»

“Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche.”

“L’Europa, prima che un’alleanza militare o un’entità economica, deve essere una comunità culturale nel senso più nobile del termine.”

“L’unità politica dell’Europa non significa l’assorbimento della nazione.”

“Chi non osa attaccare ciò che è male difende male ciò che è bello.”

“La democrazia deve la sua esistenza al cristianesimo. E’ nata il giorno in cui l’uomo è stato chiamato a realizzare nella sua vita temporale la dignità della persona umana, nella libertà individuale, nel rispetto dei diritti di ognuno e per la pratica dell’amore fraterno verso tutti. Mai prima di Cristo erano state formulate simili idee.”

“Abbiamo sbagliato strada finora? Il risultato dipenderà in larga misura dal valore degli uomini che abbiamo di fronte a noi, dal grado della loro sincerità, dalla comprensione che possiamo pensare in loro e nei loro successori.”

“L’idea di un’Europa riconciliata, unita e forte, dev’essere la parola di ordine delle nuove generazioni.”

“L’Europa si farà un’anima nella diversità delle sue qualità e delle sue aspirazioni. L’unità dei concetti fondamentali si concilia colla pluralità delle tradizioni e delle convinzioni, con la responsabilità delle scelte personali. L’Europa contemporanea dovrà essere fatta di una coesistenza che non sia un semplice agglomerato di nazioni rivali, periodicamente ostili, ma una comunità d’azione liberamente concertata e organizzata.”

“Le frontiere mantengono la loro ragion d’essere se sanno trasferire la loro funzione ad un livello spirituale. Al posto delle barriere che dividono, esse devono diventare linee di contatto, dove si organizzano e si intensificano gli scambi materiali e culturali.”

A proposito della dichiarazione del 9 maggio: “L’ho fatta perché credo ai fondamenti cristiani dell’Europa”.

di Gérard Testard

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