Una Giornata dell’Europa per giovani e meno giovani a Klagenfurt (Austria)
L’8 maggio, Insieme per l’Europa ha celebrato la Giornata dell’Europa 2024 insieme alla Regione Carinzia e all’Europahaus. Vi hanno partecipato scuole della Regione, promotori di progetti UE e rappresentanti di vari Movimenti della rete.
Il programma, molto vario, comprendeva preghiere e riflessioni personali sull’Europa da parte dei partecipanti.
Al termine della cerimonia, un coro di quaranta alunni ha intonato la nota melodia dell’Inno europeo (9. sinfonia di Ludwig von Beethoven) in una nuova versione di testo elaborata dal teologo luterano Herwig Sturm. Il canto ha trasmesso gratitudine, speranza e gioia a tutti i presenti.
Una giornata di festa e di incoraggiamento per tutte le generazioni!
Manfred e Fini Wieser per il Team di IpE in Carinzia
Nel Giorno dell’Europa, il 9 maggio alle 21.30, ha avuto luogo a Porto/Portogallo un momento ecumenico di preghiera per la pace, nella chiesa di Cedofeita.
Erano presenti ca. 60 persone e tra di loro il Vescovo ausiliare cattolico D. Roberto Mariz, il Vescovo della Chiesa Lusitana D. Jorge Pina Cabral ed il Vescovo Sifredo Teixeira della Chiesa Metodista.
I versi della poetessa Sophia de Mello Breyner “Dacci Signore la pace che ti chiediamo, pace senza vincitore e senza vinti”, hanno segnato l’inizio della celebrazione.
In un profondo momento di interiorità, di quiete e di silenzio, la parola Pace è stata pronunciata in diverse lingue e con la sensibilità delle varie confessioni, affermando: “Dio è amore, il mondo intero ha bisogno di pace. Il mondo ha sete di Pace!”
Il “Padre Nostro” l’abbiamo recitato tenendoci per mano, seguito dalla benedizione impartita insieme dai rappresentanti delle varie Chiese. Ci siamo lasciati estraendo un cartoncino a caso con una parola chiave per costruire la pace e cantando la canzone del Gen Rosso “Semina la pace”.
Il moderatore, rev. Sérgio della Chiesa Lusitana, ha concluso così: “Oggi abbiamo riacceso la fiamma”.
Ora sta a noi trovare i modi e la creatività per mantenerla accesa, forse senza aspettare un anno…
Lurdes Teixeira a nome dell’equipe di IpE a Porto
Foto L. Teixeira durante la celebrazione; Flyer d’invito.
In occasione della Festa dell’Europa 2024, il10 maggio l’evento organizzato a Roma ha avuto luogo nel complesso di S. Maria in Campitelli. Tra le ca. 150 persone presenti, membri di vari Movimenti e Comunità della rete su Roma, spiccavano persone delle Istituzioni europee, tra cui l’on. Silvia Costa, e Filippo Sassoli, fratello di David M. Sassoli.
Di grande spessore l’intervento del relatore principale, Claudio Sardo, giornalista di lungo corso, attivo da vari anni presso l’ufficio di segreteria del Presidente della Repubblica Mattarella. La sua analisi storica e sociologica ha offerto molti spunti di riflessione e le sue valutazioni hanno sottolineato i principi che ci animano.
Sono seguite poi alcune buone pratiche, tra cui quella di alcuni giovani: Giulia Covalea della Fondazione A. Megalizzi, Fabiola Marotti come “Ambasciatrice di un Mondo Unito” e due studenti di 5° Liceo che hanno raccontato sul Festival del Mediterraneo.
Protagonisti i giovani anche negli intermezzi musicali di alto livello.
All’inizio non poteva mancare l’Inno alla gioia di Beethoven, suonato per la prima volta esattamente 200 anni fa e dal 1985 inno ufficiale della Comunità Europea.
Nell’attigua, spaziosa chiesa ha avuto luogo la preghiera ecumenica; 10 le Chiese e Comunità ecclesiali presenti. Accompagnati dal coro, composto da persone di vari Movimenti e Comunità, si sono espresse preghiere ed intenzioni a sottolineare la pace e l’amore del prossimo. Come segno tangibile, è avvenuta la distribuzione del pane ad ogni partecipante, pane subito spontaneamente scambiato con altri. Infine, la solenne benedizione comune dei rappresentanti delle Chiese.
Il rinfresco ha dato l’occasione di continuare ed approfondire rapporti e conoscenze tra i partecipanti.
La rete ecumenica di Insieme per l’Europa a Timisoara
„L’Europa vive a Timisoara” – Così si legge nell’invito ai responsabili di Movimenti e Comunità di varie Chiese, che quest’anno si danno appuntamento nella città rumena. Timisoara, capitale culturale europea 2023, racconta già molte storie di „insieme”, qui si incontrano culture diverse nella fede e nella vita.
L’evento vuole evidenziare la chiamata all’unità della rete ecumenica attraverso interventi e testimonianze a livello locale ed europeo.
Sei workshops offriranno l’occasione di entrare in vivo contatto con le realtà della città: la spiritualità ortodossa, punti caldi sociali, rapporti Est-Ovest, l’impegno dei giovani, passi sulla via della pace sono alcune delle tematiche. Facciamoci garanti di un’Europa che vive dalle sue radici cristiane.
Timisoara è un luogo di speranza. I due giorni sono indirizzati all’attuale ed alla futura leadership di Movimenti e Comunità, che desiderano porre un segno di speranza:
Insieme, invece che gli uni contro gli altri!
Oriente ed Occidente si incontrano!
L‘unità è possibile!
Come Comunità e Movimenti siamo pronti a vivere il nostro carisma dell‘unità in modo nuovo e ad „entrare nuovamente nelle spaccature“ (Ez 22,30) per l‘Europa, le Chiese e la società. Vi aspettiamo!
Il Comitato di Orientamento di Insieme per l’Europa (IpE) a Monaco di Baviera
Per la riunione annuale del Comitato d’Orientamento, l’YMCA di Monaco ha accolto dal 27 al 29 aprile 2022 i 20 membri e alcuni ospiti invitati.
Una ventata d’aria fresca è stata portata nella riunione da giovani adulti dell’ENC (European Network of Communities), dell’YMCA, dei Focolari e del Movimento di Schönstatt, che hanno voluto riflettere sul futuro di “Insieme” con la prima generazione della rete. Gli ospiti hanno affrontato il loro compito con sensibilità e rispetto. Mária Špesová (ENC) dalla Slovacchia così si è espressa: “Vedo qualcosa di sacro in IpE che è cresciuto in più di 20 anni. Voglio entrare in punta di piedi nella ricca storia”. E Georges El Hage (Syndesmos): “Qui posso esprimere liberamente i miei pensieri e sento che la gente ascolta bene. Siamo accolti con grande fiducia”.
Programma
Numerosi impulsi spirituali, preghiere e un vivace scambio di idee si sono alternati nel programma di questi giorni. Il tema ricorrente era la guerra in Ucraina. La prima sera, varie persone di Ucraina, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Italia, Polonia e Slovenia si sono collegati via zoom e hanno riferito sulle azioni di carità vissute. “Qui sta nascendo una nuova Europa della solidarietà” è stata la reazione di un partecipante dall’Italia. E Zsuzsanna Klemencz (Sant’Egidio/Ungheria): “Dobbiamo disarmarci e lasciare che gli altri ci disarmino. Come? Mettendo da parte la nostra arroganza e il nostro odio”. Questo significa un vero disarmo, ha detto l’ungherese, e così emergerà un “popolo di pace”, disarmato per vincere la guerra. Franꞔois Deloors (Sant’Egidio/Belgio) ha aggiunto: “Questo è l’atteggiamento che cerchiamo di praticare tra di noi sempre di nuovo, e quindi come IpE possiamo offrirlo all’Europa e al mondo.”
Porto 2022 e Timisoara 2023
“Qui mi sento a casa” ha detto Clotilde Pestana del Movimento di Schönstatt, che si era recata a Monaco con un altro membro del Comitato Nazionale Portoghese per aiutare a preparare l’incontro degli “Amici di IpE” del novembre 2022 a Porto. “Il Portogallo ha molto da dare all’Europa: apertura, ospitalità, una ricca cultura”. Queste sono solo alcune delle ragioni per tenere la riunione degli “Amici” del 2022 nel Paese più occidentale dell’Europa.
Nel 2023, invece, l’incontro degli “Amici” avrà luogo in Romania a Timisoara. Ilona Tóth del Comitato d’Orientamento ha riferito di molte conversazioni e riunioni in Romania. L’incontro con il mondo ortodosso e la multiculturalità dell’Europa orientale, tra l’altro, richiedono una preparazione particolarmente approfondita.
Testimoni per questo mondo
Di fronte alle grandi sofferenze in Europa e nel mondo è apparso sempre più chiaro durante l’incontro che IpE è chiamato a sopportare l'”incompleto” e a scendere negli spacchi dell’umanità, che sono l’ingiustizia, l’odio e la guerra. “Ma – ha sottolineato Thomas Römer dell’YMCA di Monaco – molto probabilmente stiamo vivendo un cambiamento di epoca, uno sconvolgimento epocale, per così dire. Non permettiamo che il male vinca, ma sconfiggiamolo con il bene”.
Morte e risurrezione vanno insieme nella storia dell’umanità, ha notato Römer alla conclusione, introducendo il solenne rinnovo del ‘patto dell’amore scambievole’ sulla base di Gv 13,34. Nell’incontro fraterno e con il Signore Risorto in mezzo a tutti, IpE è continuamente una testimonianza di speranza per questo mondo.
Beatriz Lauenroth
Foto: Diego Goller / Foto di gruppo: Thomas Barthel, YMCA Monaco (altro…)