da Heinrich Brehm | Ago 4, 2020 | 2020 Giornata dell'Europa, Esperienze, riflessioni ed interviste, News
Insieme per l’Europa ha ricevuto una lettera dal presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli. Pone l’accento su quanto siano necessari i valori europei comuni per la gestione delle crisi. Il presidente si dice contento di rimanere in contatto con la rete.
In una lettera a Insieme per l’Europa (IpE), il presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli, ringrazia la rete ecumenica per il suo servizio al continente europeo. Sassoli osserva che anche i Padri fondatori dell’Europa avevano chiaramente in mente che il progetto politico “Europa” può funzionare solo se si nutre anche di spiritualità vissuta. “I valori condivisi europei, come concordato dagli Stati membri al momento della firma dei trattati UE, sono più che mai necessari per superare le crisi, compresa l’attuale pandemia di COVID-19”, afferma Sassoli.
Combattere tentazioni egoistiche e nazionalistiche
Il presidente sottolinea quanto apprezza tutte le iniziative che “stimolano il dibattito pubblico su questioni civili.” Nell’intento del Parlamento Europeo e nell’impegno di Insieme per l’Europa vede “un approccio condiviso, basato sulla solidarietà e sull’idealismo.” La crisi COVID-19, la necessità di maggiore ecologia e le relazioni dell’Unione Europea con i cittadini di Paesi Terzi che arrivano sul suo territorio “sono tutte questioni che non possono essere affrontate senza combattere le tentazioni egoistiche e nazionalistiche”.
Incoraggiamento per i prossimi passi
La rete ecumenica considera questa lettera di apprezzamento come un incoraggiamento per i prossimi passi. La lettera da Bruxelles evidenzia che la preghiera e le azioni per l’Europa, come ad esempio quelle relative al 9 maggio, danno un contributo importante alla sua unità.
Heinrich Brehm / Beatriz Lauenroth
Lettera del presidente del Parlamento Europeo David-Maria Sassoli a Insieme per l’Europa, 7 luglio 2020
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da Diego Goller | Apr 1, 2020 | Esperienze, riflessioni ed interviste, News
Tempo fa, prima dell’emergenza covid-19, Responsabili del Movimento di Schoenstatt di sette Paesi europei hanno visitato il Centro internazionale dei Focolari a Rocca di Papa nei pressi di Roma. Venivano da Austria, Repubblica Ceca, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna e Svizzera. Il gruppo era accompagnato da P. Heinrich Walter, già presidente del Presidium generale di Schönstatt e membro del Comitato d’orientamento di Insieme per l’Europa.
“Incontrare Chiara Lubich”, visitando i posti dove visse e pregando sulla sua tomba è stato il primo scopo di questa visita. Un secondo obiettivo è stato quello di entrare in dialogo con alcuni responsabili del Centro dei Focolari, tra i quali il Copresidente Jesús Morán. Nel contesto delle trasformazioni ecclesiali, politiche e culturali in Europa si è parlato sul ruolo dei Movimenti con i loro carismi e sul significato della comunione tra i Movimenti – in modo particolare nella rete ecumenica Insieme per l’Europa.
L’incontro e il dialogo sono stati valutati da ambedue le parti come cordiali, preziosi e fruttuosi. Ovviamente si è trattato solo di una tappa dell’ormai lungo cammino di comunione e di collaborazione tra Schönstatt e i Focolari, che ha avuto inizio nel 1998 alla Vigilia di Pentecoste in Piazza San Pietro a Roma durante l’incontro dei nuovi Movimenti e Comunità voluto da Giovanni Paolo II.
Diego Goller
Schoenstatt_Focolari_2019
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da Ilona Toth | Mar 26, 2020 | Esperienze, riflessioni ed interviste, News
A quattr’occhi con Chiara Lubich per festeggiare il Centenario della sua nascita
Ieri ho sentito da un famoso economista: “Il male comune ci ha insegnato improvvisamente che cosa è il bene comune”. In poche parole una grande verità, che ci rimanda ad un’altra: “…ogni cosa si conosce meglio dal suo contrario”. Infatti, mentre abbassiamo le nostre teste pregando per i morti, per i malati e per la gente sconosciuta che lavora in silenzio negli ospedali e nei punti-chiave delle città, timidamente stiamo alzando lo sguardo verso il cielo con una certezza nel cuore: viviamo tempi di grazia. Se il coronavirus riuscisse a parlare, forse ci direbbe: “…fermatevi, non muovetevi, sono qui per aiutarvi…”
Questo ‘stop’ era forse l’ultima cosa che gli organizzatori del Centenario di Chiara Lubich si sarebbero aspettati in quest’anno, 100 anni dalla nascita della fondatrice del Movimento dei Focolari. Infatti, l’Italia e tanti Paesi nei cinque continenti avrebbero aspettato migliaia di ospiti, piccoli e grandi, personalità politiche ed ecclesiali, gente di varie lingue e culture, per festeggiare e soprattutto incontrare Chiara, che continua a vivere nel suo grande Ideale: l’unità, il ‘Che tutti siano uno’, la preghiera di Gesù al Padre (Gv 17,21).
Allora ‘stop’ ai festeggiamenti pubblici. Per ora. “Saranno momenti, giorni, forse settimane o mesi…, non possiamo dirlo “– scrive Maria Voce, forzatamente chiusa in casa, in un videomessaggio rivolto come Presidente al Movimento dei focolari. “Comunque passeranno. Se li viviamo bene, ci faranno riscoprire la presenza di Gesù viva e forte nel Vangelo vissuto, nel fratello, in Gesù in mezzo, che anche a distanza possiamo tenere nella nostra grande famiglia; e soprattutto nel dolore amato, in cui riconosciamo Gesù Abbandonato – “il Dio di Chiara”, come ama definirlo il vescovo di Trento. Incontreremo in Lui anche lei e impareremo a guardare ogni situazione con i suoi occhi. Anche noi potremo ripetere l’esperienza di Chiara e delle sue compagne, che non si erano quasi accorte né della guerra né della sua fine, perché, prese da Dio e dal suo amore, la realtà che vivevano era più forte di tutto. Tutto è cominciato con questa fede nuova nell’amore di Dio”.
Ed è Maria Voce a raccogliere i ringraziamenti. Gerhard Pross (CVJM Esslingen/Germania), uno degli iniziatori e attuale moderatore di Insieme per l’Europa, le scrive tra l’altro: “Chiara Lubich è stata una grazia di Dio del tutto particolare per voi, ma anche per tutto il popolo di Dio, per l’umanità intera. Incontrarla era una cosa speciale e, grazie al carisma, aveva non solo il dono di fondare un Movimento spirituale, ma anche di mettere in atto una moltitudine di impulsi fondativi e innovativi. […] E’ stata lei a invitarci sul cammino del Insieme che, partendo dall’incontro dei responsabili (febbraio 2000) e da “Insieme, se non come?” l’8 dicembre 2001 a Monaco, ci ha portato all’ Insieme per l’Europa nel maggio 2004 a Stoccarda. Era senza dubbio “primus inter pares” nel Comitato d’Orientamento e ci ha condotti in avanti, con amore, ma anche con una visione chiara. Il fuoco del suo amore, la sua chiarezza e la sua determinazione hanno dato il via a Insieme per l’Europa. […] Sono grato di cuore per il grande dono di averla conosciuta e di aver fatto un cammino insieme. Incontrare lei significava incontrare l’amore. Gesù Cristo irradiava da lei, come ho potuto sperimentare sempre di nuovo nei tanti incontri che abbiamo avuto. Lei si è messa completamente a Sua disposizione.”
Pure il Movimento Schönstatt era sin dall’inizio presente alla nascita della nostra rete ecumenica. Non potevano, quindi, mancare le parole dell’attuale Superiore Generale, P. Juan Pablo Catoggio, che tra l’altro scrive, assieme al suo predecessore, P. Heinrich Walter: “Il suo grande contributo in quest’epoca della storia è quello di aver sempre cercato l’unità, attingendo alla forza dell’amore per il Signore e a quello della reciprocità e di aver posto segni concreti di unità. Da questo processo di vita nasce ovunque, passo dopo passo, una nuova cultura, una cultura che non si riferisce solo ai cristiani, ma che è rivolta a tutte le persone di buona volontà. Il suo contributo è grande anche perché è venuto dal cuore di una donna che non ha avuto ministeri e poteri e non ha mai aspirato ad averne. Questa è un’indicazione di come la Chiesa può diventare in futuro più sale e lievito nella società mondiale attuale”.
‘Stop’ per incontrarci. Così, a quattro occhi con Chiara, possiamo dirle con il Team Coordinatore di Insieme per l’Europa in Austria: “Carissima Chiara! Noi ci impegniamo in Insieme per l’Europa! In questa Rete cogliamo la grandezza del tuo Sogno – tramite l’ascolto di Dio, incontri, riconciliazione, costruire una Comunità mondiale.”
Questo ‘stop’ e silenzio esteriore ci accompagnerà in quel silenzio interiore. Capiremo in esso, – singoli, popoli e nazioni – che cosa e come cambiare dopo questa grande, mondiale, e forse benedetta, tempesta?
Con Gerhard Pross ci auguriamo: “Possa questo tempo dare origine a una nuova apertura alla fede in Europa. E sia così che noi cristiani testimoniamo e viviamo coraggiosamente la nostra fede.”
Ilona Toth
Foto: Chiara Lubich con Maria Voce ©CSC Audiovisivi; Foto Chiara Lubich con Gerhard Pross / con P. Heinrich Walter ©Severin Schmid; Logo Centenario Chiara Lubich ©Movimento dei Focolari
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da TogetherforEurope | Mar 25, 2020 | Italia, News
Dopo la celebrazione del 20esimo anniversario, la vita della rete Insieme per l’Europa continua… Ecco qualche flash dal Portogallo, dall’Italia (Trento) e dalla Slovenia.
PORTOGALLO
Il 22 gennaio scorso è stato organizzato a Lisbona dal gruppo di IpE un momento di preghiera nella cappella di un centro commerciale, con la collaborazione, per la prima volta, di membri di due parrocchie della Chiesa Lusitana (Comunione Anglicana).
L’esperienza di comunione è iniziata proprio nel primo incontro di preparazione, consapevoli che si trattava di un nuovo passo avanti. Con rispetto e amore reciproco, è cresciuta la comunione tra tutti ed ogni dettaglio è stato deciso insieme. Oltre 100 le persone presenti, di entrambe le Chiese. Dopo una breve presentazione di Insieme per l’Europa, sono seguiti un momento commemorativo di Chiara Lubich (che nacque 100 anni fa proprio in quel giorno), e un momento di preghiera con la partecipazione di un sacerdote cattolico e di una presbitera della comunione anglicana.
Il filo conduttore era il versetto degli Atti degli Apostoli 28,2: “Ci hanno trattato con rara umanità” – il motto della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. I partecipanti hanno espresso in tanti modi la loro gioia commossa, e hanno manifestato una grande spinta a continuare i rapporti durante l’anno.
TRENTO
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani a Trento è stata l’occasione per informare su Insieme per l’Europa in un pomeriggio ecumenico nella sede vescovile. Tra i partecipanti: i Movimenti ‘Amici’, il delegato vescovile per l’ecumenismo, ortodossi russi, padri ortodossi rumeni, pastori luterani, avventisti e membri della Chiesa Quadrangolare.
Inoltre, il gruppo di Insieme per l’Europa è coinvolto su vari fronti: fra l’altro, in due eventi sul Sì alla vita; nella preparazione del calendario diocesano della Quaresima 2020 con le meditazioni di Chiara Lubich sul filo conduttore: ‘Custodire il creato – custodire le creature’ e l’8 maggio in un evento per la Festa dell’Europa, con ampio coinvolgimento delle espressioni locali.
SLOVENIA
Dopo l’annuale incontro degli ‘Amici’ di IpE ad Ottmaring-Augsburg, il gruppo sloveno della rete (Comunità di Vita Cristiana, Via – Pot, Comunione e Liberazione, Coppie per Cristo, Emmanuel e il Movimento dei focolari) si è incontrato a gennaio 2020 con gli “Amici” di IpE sul posto per aggiornarli. All’appuntamento non hanno voluto mancare Stanislav Zore, l’arcivescovo cattolico di Lubiana, e Leon Novak, il nuovo vescovo evangelico per la Slovenia (che ha percorso ben 400 km per partecipare).
Dopo una breve presentazione sul percorso ventennale di IpE, anche con il video clip di 10′, sono stati ricordati i momenti salienti dell’incontro di novembre: Essere ambasciatori di riconciliazione e segni di speranza, come è emerso ad Ottmaring e poi nel Municipio di Augsburg, per concludere con la commemorazione e la preghiera nella chiesa evangelica di Sant’ Anna.
È stata anche l’occasione per interrogarsi sul come andare avanti. La prima tappa sarà il 9 maggio per la Giornata-Festa dell’Europa, programmata a Graz, che vedrà riuniti austriaci, sloveni, italiani e ungheresi – coronavirus permettendo. Un vivace dialogo fraterno ha coinvolto i rappresentanti dei Movimenti e i due Vescovi. L’incontro si è concluso con un patto solenne di amore scambievole.
A cura della Segreteria internazionale (altro…)
da Pal Toth | Giu 26, 2019 | 2019 20 Anni di IpE - Ottmaring, Esperienze, riflessioni ed interviste, News
Insieme per l’Europa 1999-2019 – A colloquio con Pál Tóth
L’iniziativa compie 20 anni. Per l’occasione, due domande a Pál Tóth, docente all’Istituto Universitario Sophia, Loppiano (Firenze), sullo specifico della rete e come Insieme per l’Europa risponda alle sfide di oggi.
- Nel 1999 è nato Insieme per l’Europa. Come si distingue questo libero convergere di Comunità e Movimenti cristiani da altri gruppi che lavorano oggi per l’Europa? Quale è la sua caratteristica?
Il riconoscimento delle alterità e di conseguenza del pluralismo è una conquista della cultura occidentale. Questa convinzione è radicata nella fede biblica che ognuno di noi è una creatura irripetibile di Dio, che ha un piano d’amore su ognuno di noi. Con questa evoluzione nasce, però, anche una nuova sfida per le società di radice cristiana: Come gestire questa ricca diversità? Come arrivare all’unità necessaria all’azione? Questa domanda diventa oggi, nell’epoca delle sfide globali, davvero pressante. Attualmente i problemi non sono più soltanto locali, ma abbiamo a che fare con delle sfide trasversali come il cambiamento climatico, le migrazioni, la povertà, il capitalismo sfrenato, ecc. Per rispondere a queste sfide adeguatamente, ci vuole, su scala mondiale, una collaborazione molto più efficace. A mio avviso l’Europa, per il suo ruolo nell’elaborare pensieri innovativi attraverso i secoli, potrebbe e dovrebbe avere un ruolo determinante in questo processo.
Sono convinto che le Chiese cristiane hanno una risorsa speciale da offrire nella realizzazione di un’unità che non opprime, ma valorizza le diversità. Questa capacità diventa visibile nell’iniziativa Insieme per l’Europa. Anche nelle Chiese è presente il pluralismo, che è, però, un pluralismo dei vari carismi e doni, e questo pluralismo è capace di unità. Perché? Perché alla base di ogni vero Carisma troviamo una Parola di Dio. I carismi sono diversi tra di loro, ma la radice di tutti è il Verbo di Dio, in ultima analisi il Comandamento nuovo: Amatevi a vicenda. Questo è il loro fondamento comune, che assicura una base per l’unità e per la collaborazione. Infatti, Insieme per l’Europa fonda le sue attività su un “Patto d’amore scambievole” fra rappresentanti di diversi Movimenti e Comunità cristiani del nostro Continente.
Poi, non dobbiamo dimenticare le donne e gli uomini “della prima ora” di Insieme. Da 20 anni loro si dedicano con anima e corpo a questa iniziativa. Certo, già da un punto di vista umano, sono persone capaci e fedeli ad un impegno preso. Ma direi di più: in quell’ormai lontano 1999 la loro anima è stata toccata da una forte luce, dal Divino. Hanno capito con il cuore che nell’unità vissuta si realizzerà un mondo diverso, un’Europa nuova. E questo momento di “fondazione” ha lasciato in loro una sicurezza nell’unità nella diversità, che oggi vogliono tramandare ad altri. Loro sanno che i loro sogni ed aspirazioni di una volta ormai sono diventati oggi necessità di sopravvivenza. “Sui carismi poggia tutto. Bisogna scoprirli”. Così Chiara Lubich, co-fondatrice di Insieme per l’Europa.
2. Cosa deve fare Insieme per l’Europa per ottenere sempre più visibilità?
I più di 300 Movimenti e Carismi coinvolti in Insieme per l’Europa sono già tra di loro una testimonianza visibile di collaborazione e di unità. Oltre la dichiarazione di valori comuni, oltre i momenti di preghiera comune in particolari occasioni, emerge ciò che i Movimenti già fanno insieme nel rispondere alle sopraddette sfide. Oggi attengono visibilità le azioni comuni, raccontate in storie che creano adesione e condivisione. In questa prospettiva Insieme per l’Europa potrebbe sviluppare, gradualmente, più progetti d’azione comuni.
Uno dei progetti potrebbe essere una piattaforma permanente di dialogo tra i Paesi dell’Est e quelli dell’Ovest. Con l’incontro 2017 a Vienna Insieme ha fatto un primo passo. Rappresentanti di Slovacchia, Cechia, Ungheria, Slovenia, Russia sono entrati in dialogo con i Paesi dell’Ovest. Si vedeva l’impegno (e la fatica) di andare oltre le differenze e le criticità, che spesso ostacolano una comprensione tra Est ed Ovest. Su questa pista vedrei per il futuro una collaborazione su diverse tematiche, come il concetto di nazione, il rapporto Chiesa-Stato, i diritti umani, le esigenze di unità e di verità ecc.
Con dei progetti vari a livello ecclesiale, politico, economico, civile Insieme per l’Europa sta formando una crescente rete di cittadini impegnati per una “rinascita cristiana dell’Europa”, dove si supera la critica e si parla delle criticità in prospettiva della crescita di tutti, insieme.
Beatriz Lauenroth, Mariënkroon (Olanda) (altro…)