Roma: Europa fra memoria e profezia

Roma: Europa fra memoria e profezia

Moderatore: Federico Castiglioni, ricercatori Istituto Affari internazionali

Prima sezione: LA MEMORIA

Relatori

  • Dott. Carmine Maraio, studente Relazioni internazionali)
  • Dott.ssa Maria Pia Di Nonno, esperta di storia dell’Europa
Seconda sezione: L’ATTUALITÀ

Relatori

  • Riccardo Cristiano, giornalista e vaticanista GR Rai
  • Giulia Covalea, ambasciatrice Fondazione A. Megalizzi
Terza sezione: LA PROFEZIA

Relatori

  • Dott.ssa Angèle Mulibinge Kaj, studente Relazioni internazionali
  • Prof. Alberto Lo Presti, docente universitario, Lumsa Università di Roma
Evento Giornata dell'Europa 2025, locandina dettagli.

Subito dopo (ora prevista 18,45) si svolgerà una Veglia di preghiera ecumenica per l’Europa nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli, con la partecipazione di numerosi rappresentanti delle Chiese cristiane presenti a Roma.

Scarica il volantino >>

Il team di Insieme per l’Europa di Roma

Verso il 9 maggio 2025

Verso il 9 maggio 2025

Thomas Roemer, pastore luterano di Monaco di Baviera, ci suggerisce di considerare ogni giorno una parola del Vangelo in cui Gesù ci rassicura: “Io sono…”. E ogni giorno affidiamo in particolare un gruppo di nazioni europee. 

Come gli anni scorsi, facciamo questa preghiera secondo una tradizione antica del cristianesimo. Si tratta di una novena, quindi un percorso di nove giorni, dal 30 aprile al 8 maggio.

Facciamo questo cammino come gruppo, comunità, o anche singolarmente, ma comunque uniti e confidando nelle parole di Gesù: “… se due di voi si accordano sulla terra per domandare qualunque cosa, questa sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. (Mt 18, 19-20)

Scarica qui la Novena >>

Cornelia Koni Brand

Radici cristiane e futuro dell’Europa

Radici cristiane e futuro dell’Europa

Il 9 maggio, la sera della Giornata dell’Europa 2024, Jeff Fountain, direttore del Centro Schuman per gli studi europei ad Amsterdam, e l’ex primo ministro slovacco Eduard Heger sono intervenuti ad una conferenza online sul tema: Parliamo e preghiamo per l’Europa. Più di 100 partecipanti in Europa hanno seguito con grande interesse le presentazioni.

La conferenza è stata preparata con entusiasmo insieme da un gruppo composto da membri dell’YMCA a Esslingen/Germania, ENC a Bratislava/Slovacchia e del Movimento dei Focolari a Vienna/Austria.

Jeff Fountain ha discusso nella sua presentazione la storia dell’Europa e le origini della Giornata dell’Europa e ha citato, tra gli altri, l’ateo Richard Dawkins: “Non si può capire l’Europa senza capire il cristianesimo e la Bibbia”. Il 9 maggio 1950, il ministro degli Esteri francese Robert Schuman annunciò l’accordo sul carbone e l’acciaio tra Germania, Italia e Francia con un discorso di soli tre minuti. Adenauer, De Gasperi e Schuman, insieme ai Paesi del Lussemburgo e del Belgio, posero in seguito la prima pietra della Casa Europea dopo la Seconda Guerra Mondiale concretizzando quell’accordo, chiamato CECA. “Questa è la storia che dobbiamo raccontare ai nostri figli e ai figli dei nostri figli ancora e ancora”. Leggi il discorso di Jeff Fountain (inglese) >>

Eduard Heger ha descritto i problemi del nostro tempo. Per superare guerre, migrazioni, cambiamenti climatici, polarizzazione e fake news, Heger ha invitato i cristiani a portare la buona notizia del Vangelo in politica. “Il perdono, la speranza e l’amore possono cambiare il mondo e portare la pace a lungo desiderata”, ha detto Heger.

È seguito un dibattito con i relatori. Dai Paesi Bassi: “Per me, questo significa che devo iniziare a fare la pace nel mio ambiente immediato. Tanti piccoli passi fanno poi una grande differenza”. “L’unione fa la forza, cioè la connessione con persone che la pensano allo stesso modo per raggiungere un obiettivo comune”, ha commentato una studentessa di Maastricht.

Beatriz Lauenroth   

Svegliati, Europa!

Svegliati, Europa!

Quest’anno Insieme per l’Europa (IpE) in Belgio ha festeggiato la Giornata dell’Europa insieme allo Schuman Centre, che ogni anno organizza l’avvenimento “State of Europe Forum 2024” a Bruxelles, città che ospita le Istituzioni dell’Unione Europea.

La conferenza “Wake up Europe” era preparata in collaborazione con la Capella per l’Europa, col comitato di IpE Belgio, con l’EEA (European Evangelical Alliance) e la Chiesa del Carmelo, dove si svolgeva il Forum. I partecipanti al Forum provenivano da vari Paesi dell’Europa Occidentale ed Orientale (Belgio, Paesi Bassi, UK, Svezia, Germania, Italia, Francia, Ucraina), oltre a qualche partecipante dall’Armenia.

È stato presentato un ricco programma di due giorni, contenente tra l’altro la preghiera per l’UE e riflessioni sulle prossime Elezioni europee. Tra i tanti contributi, nominiamo soltanto alcuni come, per es., gli impulsi sulla storia del “risveglio” dell’Europa – a cura di Jeff Fountain dello Schuman Centre/Amsterdam, Istituto cristiano di studi europei. Fountain ne ha esaminato le origini, basate sulle visioni, ma soprattutto sull’amicizia di tre politici cristiani provenienti da nazioni prima ostili: Robert Schuman (Francia), Konrad Adenauer (Germania), Alcide de Gasperi (Italia). Il Prof. Evert van de Poll dell’Università di Leuven ha fatto riferimento ai “momenti di grazia” della ricca storia europea.

Sono seguite le riflessioni fondamentali di due relatori dell’ambito culturale ed ecclesiale: Herbert Lauenroth, relatore dell’ÖLZ (Centro Ecumenico) Ottmaring e membro di lunga data del Comitato di Orientamento di IpE ed il vescovo ausiliare di Kamyanets-Podiliskyi in Ucraina, Radoslaw Zmitrowicz. Entrambi i relatori hanno sottolineato che i cristiani sono ambasciatori ed artefici, anzi testimoni, di nuovi spazi di reciprocità, di riconciliazione, di shalôm, di quella pace che è fondata nel Vangelo e che i nostri tempi sempre più bellicosi cercano con tanta urgenza.

Un partecipante ha commentato: “Questa pace, questa testimonianza di reciprocità – o ‘alterità reciproca’, come l’ha definita giustamente il teologo tedesco Eberhard Jüngel – è affidata innanzitutto ai cristiani di tutte le diverse Chiese, tradizioni, Comunità e Organizzazioni. Se manca questa testimonianza, tutto è niente”.

Alla Cappella per l’Europa, IpE ha allestito un’esposizione di croci di varie culture e denominazioni cristiane, che si potrà visitare fin dopo le Elezioni europee.

Beatriz Lauenroth (Segreteria Internazionale IpE) e Anne Plancke (Comitato IpE Belgio)

Programma 9 – 10 – 11 Maggio>>

Il Forum sullo stato dell’Europa 10 – 11 Maggio>>

Giornata Studi europei, 9 maggio>>

Programma Giornata Studi europei, 9 maggio>>

Contributo di Herbert Lauenroth (inglese)>>

Comporre insieme l’Europa

Comporre insieme l’Europa

Nel 2024, la città di Monaco di Baviera ha lanciato ancora una volta un segnale comune per l’Europa: ci sono stati per un intero mese celebrazioni intorno alla Giornata dell’Europa. Quest’anno, il focus era incentrato sulle Elezioni europee del 9 giugno. Ogni giorno si svolgevano azioni ed eventi. Tutti gli abitanti di Monaco erano invitati a partecipare attivamente, a porre domande e a essere creativi.

In questo contesto, il 9 maggio, Insieme per l’Europa – rappresentata dal Movimento dei Focolari e dell’YMCA sul posto – ha partecipato alla grande festa nel centro della città con uno stand di fronte al palco principale, dove tutto il pomeriggio si alternavano cantanti, oratori vari e musicisti.

Tanta gente è passata a informarsi sulla nostra rete ecumenica e sulle attività che svolge in Europa. C’era tempo e spazio per conoscersi, scambiarsi idee, sogni e anche difficoltà.

A catturare l’attenzione era un puzzle sul continente europeo che ha affascinato soprattutto ragazzi e giovani, le generazioni che porteranno l’Europa nel futuro.

Beatriz Lauenroth

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