Together2023

Together2023

Raduno del Popolo di Dio. Fa freddo a Roma la mattina del 15 marzo…

… ma il cielo è limpido ed il sole riscalda. È molto presto: ci muoviamo a piedi verso il Vaticano. Siamo ca. 60 persone di varie Chiese, rappresentanti di Conferenze episcopali, Congregazioni, Movimenti e Comunità, giovani e meno giovani, laici sacerdoti religiosi consacrate, tutti intorno a Fr. Alois e ad alcuni fratelli della Comunità ecumenica di Taizè, con la presenza di Sr. Nathalie Becquart, Sottosegretaria del Sinodo dei Vescovi. È la terza volta che questo gruppo si ritrova e per tre giorni abbiamo lavorato insieme, in plenarie ed in 10 commissioni, a preparare Together2023.

Un’iniziativa originale

Si tratta di un’iniziativa originale, unica finora nel suo genere, promossa da Taizè: sostenere con la preghiera il Sinodo della Chiesa romano-cattolica sulla sinodalità, previsto come prima sessione nei giorni 4-29 ottobre 2023. Tutti i cristiani sono invitati a questo evento, di ogni Chiesa e Comunità, in particolare i giovani.

L’iniziativa consiste in una giornata – il 30 settembre 2023 – ricca delle più svariate iniziative; il culmine sarà una Veglia di preghiera serale in Piazza S. Pietro. È prevista la presenza di Papa Francesco e di responsabili delle Chiese. Vuol essere una richiesta di grazie da parte di tutto il popolo di Dio per i partecipanti al Sinodo, impegnati in un tema centrale come quello della Sinodalità.

Papa Francesco ci incontra

In Vaticano entriamo velocemente per vie secondarie e ci troviamo ben presto in una saletta preparata apposta per noi. Il Vescovo di Roma non si fa attendere; si mostra visibilmente contento di incontrare il nostro gruppo e, in assenza di un testo, improvvisa qualche pensiero intessuto di ricordi personali. È evidente la sua stima per Fr. Alois ed il suo coraggio; è grande la sua fede nel camminare insieme, che fa un’unità più grande delle differenze. Si tratta di volersi bene, di lavorare insieme tra cristiani, di chiedere la presenza dello Spirito Santo: è Lui che fa l’unità, l’armonia.

Ripartiamo da questo incontro con la gioia nel cuore e l’impegno a camminare insieme a tanti altri cristiani – a Roma il 30 settembre e dovunque.

Per informazioni: www.together2023.net

Diego Goller

Foto: Alice Montrucchio; Foto grande, da sinistra: Diego Goller, Frère Alois Löser, Sr Nathalie Becquart, Giuseppe Del Coiro

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In cammino verso il futuro

In cammino verso il futuro

Assemblea sinodale europea dei vescovi a Praga dal 7 al 9 febbraio 203

L’Assemblea continentale europea del Sinodo dei vescovi si è riunita a Praga dal 7 al 9 febbraio 2023. Vi hanno partecipato quattro Vescovi o Delegati per ciascuna delle 39 Conferenze episcopali. Come moderatore di Insieme per l’Europa (MfE), sono stato l’unico evangelico invitato a parteciparvi, insieme a Margaret Karram e Francisco Canzani (Focolari), Cesare Zucconi e Hilde Kieboom di (Sant’Egidio), Padre Heinrich Walter e Maria Pelz (Schönstatt), Matthew e Luce (Taizé) – come rappresentanti dei Movimenti spirituali.

I responsabili sono riusciti molto bene a portare l’Assemblea continentale in un viaggio di ascolto. Soprattutto i momenti in plenaria sono stati dedicati all’ascolto, quando tutte le Conferenze Episcopali hanno riferito dei loro risultati. Ma anche nei gruppi di lavoro si è trattato di ascoltarsi a vicenda e quindi di intraprendere insieme il cammino.

Sinodo deriva dal greco σύνοδος Syn hodos, cioè essere in cammino insieme, che è proprio l’invito di Papa Francesco alla Chiesa cattolica.

Tra i temi indicati da molti Paesi, su cui il Sinodo dovrà lavorare, ci sono: La parità di diritti per le donne e la loro partecipazione alle cariche ecclesiastiche; la questione del celibato sacerdotale e dell’ordinazione di persone sposate al sacerdozio; nuovi orientamenti nel trattare le persone omosessuali e il clericalismo.

Sinodalità

Ma cosa significa effettivamente sinodalità? La questione è rimasta aperta ed è stata sollevata più volte. Il Sinodo troverà la strada per una decisione comune sulle questioni aperte o questa assemblea è piuttosto un luogo di consultazione e spetta ai vescovi decidere? Le speranze suscitate dal percorso sinodale possono essere realizzate?

Noi di Insieme per l’Europa potremmo certamente portare esperienze valide in termini di sinodalità, perché in molte Comunità e Movimenti i processi sinodali hanno dimostrato la loro validità e l’Insieme stesso è sempre caratterizzato da decisioni comuni. Non la gerarchia, ma l’ascolto reciproco e la concordia fanno parte dei nostri fondamenti e della nostra ricca esperienza. Per me è stata una gioia vedere che siamo stati invitati, che abbiamo potuto contribuire in molte conversazioni e incontri personali e che siamo stati certamente in grado di contribuire a un’atmosfera di apertura e di incontro attraverso il nostro atteggiamento di base e la nostra esperienza.

Il Rev. Martin Michalíček, Segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), ha percepito questo partecipando ai nostri Incontri degli Amici di Insieme per l’Europa ad Augsburg ed a Porto e per questo ci ha invitato a Praga.

Non perdere di vista la Parola di Dio

In una breve dichiarazione che ho potuto esprimere pubblicamente al Sinodo, ho formulato tre brevi pensieri che mi sembravano importanti:

  1. “Mi rendo conto che il processo sinodale ha liberato un enorme potenziale di speranza. Non posso che congratularmi con voi per questo.
  2. Auguro al Sinodo di formulare con coraggio alcuni punti in cui sono necessari passi di cambiamento. Senza passi concreti, il potenziale di speranza potrebbe facilmente trasformarsi in rassegnazione.
  3. Per realizzare i passi concreti, auguro al Sinodo la luce della Parola di Dio. Nel Salmo 119, 105 si legge: “La tua Parola è una lampada per i miei piedi e una luce per il mio cammino”. In questi giorni mi ha turbato la constatazione che in alcuni contributi la sociologia ha ripetutamente preso il posto della Parola di Dio come fondamento normativo“.
Vigilia di Preghiera a Roma

Auguro che il potenziale di speranza del cammino sinodale mondiale possa portare a passi coraggiosi di cambiamento, che aiutino la Chiesa nel suo cammino verso il futuro. È importante accompagnare questo processo con la preghiera. Alla vigilia del Sinodo la comunità di Taizé promuove a Roma il 30 settembre una giornata di preghiera dal tema: “Insieme | Raduno del popolo di Dio”. Noi di Insieme per l’Europa sosteniamo questa iniziativa e invitiamo a parteciparvi.

Gerhard Pross

Foto: Gerhard Pross con Margaret Karram

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Insieme per l’Europa va a Timisoara

Insieme per l’Europa va a Timisoara

“Capitale della cultura 2023”

Dal 1° gennaio 2023, la città rumena di Timisoara è “Capitale della cultura 2023”. Il programma ufficiale dei festeggiamenti inizia il 17 febbraio 2023. Nel corso dell’anno, le istituzioni pubbliche locali commemoreranno ripetutamente questo titolo onorifico. Anche le Chiese lo faranno.

Su invito del vescovo cattolico della città, Monsignore Iosif Csaba Pál, quest’anno il gruppo degli Amici di Insieme per l’Europa ha deliberatamente scelto Timisoara, città multiconfessionale, multietnica e multiculturale, come sede del suo incontro annuale di novembre.

La città si trova al confine tra Oriente e Occidente, nel triangolo Romania-Ungheria-Serbia. “Con la vostra presenza mostrate alla Romania la bellezza della fede cristiana”, così il vescovo. Uno degli organizzatori: “I partecipanti dei Paesi occidentali di Insieme per l’Europa  hanno bisogno dell’esperienza degli Amici dell’Europa orientale per scoprire insieme sempre di più le radici cristiane dell’Europa”. Una giovane giornalista ortodosso-rumena dell’équipe interconfessionale di preparazione a Timisoara si esprime così: “Siamo così diversi, eppure interiormente così vicini”. L’unica fede in Cristo deve essere testimoniata. Le tensioni del passato politico passano in secondo piano.

Gérard Testard (Efesia), fino a poco tempo fa membro del Comitato di Orientamento di Insieme per l’Europa, riassume così: “Camminiamo sul sentiero tracciato dai fondatori dell’Europa e da tutti coloro che nel corso della storia non hanno accettato il conflitto come una fatalità, ma si sono impegnati ad abbattere le barriere”.

“Insieme per l’Europa Timisoara 2023″ vuole contribuire affinché la fraternità in Cristo diventi sempre più una realtà visibile.

Beatriz Lauenroth

Foto: Canva (altro…)

Together 2023 – Raduno del Popolo di Dio

Together 2023 – Raduno del Popolo di Dio

Novità: molte Chiese cristiane sostengono la Chiesa cattolica nella preghiera – vi parteciperà anche Insieme per l’Europa 

Il Sinodo mondiale dei vescovi cattolici a Roma (4.10.-29.10.2023) sarà preceduto da una Veglia di preghiera ecumenica per i giovani sabato 30.9.2023 in Piazza San Pietro a Roma. Saranno presenti Papa Francesco e rappresentanti di varie confessioni cristiane, ma l’incontro è aperto anche a tutto il popolo di Dio. L’idea è stata lanciata da frère Alois, priore della “Comunità di Taizé”, fondata da frère Roger Schutz.

Gerhard Pross, attuale moderatore di Insieme per l’Europa: “La nostra rete ha da oltre 20 anni una grande esperienza di ecumenismo e sinodalità. Ho promesso a frère Alois il nostro sostegno, perché laddove il popolo di Dio si riunisce, vogliamo esserci anche noi”. L’incontro a Roma – e forse in molte città d’Europa – offre una grande opportunità per dare un segno chiaramente visibile dell’unità del Popolo di Dio. “La preghiera avrà certamente il suo effetto”, così Pross. Frère Alois ha espresso la sua gioia per il fatto che anche Insieme per l’Europa vuole sostenere la veglia.

Papa Francesco ha invitato a pregare in Piazza San Pietro e ha sottolineato la dimensione ecumenica del Sinodo dei Vescovi. Il Card. Jean Claude Hollerich così si è espresso: “Sinodalità ed ecumenismo sono inseparabili. Abbiamo bisogno dei nostri fratelli e sorelle delle altre Chiese per progredire nel cammino sinodale”. L’ecumenismo è importante per la sinodalità e viceversa, ha sottolineato il Rev. Christian Krieger, Presidente della Conferenza delle Chiese europee e della Federazione francese dei protestanti. “Non c’è sinodalità senza unità”, ha affermato frère Alois di Taizé, “e ogni Chiesa che vuole essere apostolica deve essere sinodale”.

Cosa possiamo imparare gli uni dagli altri? “Siate umili e date spazio all’altro, come ci mostra Papa Francesco”, così Sua Eminenza Khajag Barsamian della Chiesa armena. L’umiltà non è una debolezza, ma un segno di forza con cui iniziare un nuovo cammino. L’arcivescovo anglicano Ian Ernest, direttore del Centro anglicano di Roma, ha sottolineato che questo passo comune apre un nuovo orizzonte: “Questo processo ci dà le ali per crescere insieme”.

In particolare sono invitati i giovani adulti dai 18 ai 35 anni. Saranno accolti nelle famiglie e parrocchie romane da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre. Il fine settimana culminerà nella  “corsa a stella” di sabato, che inizierà con le preghiere in varie chiese romane per poi spostarsi a forma di stella verso Piazza San Pietro, dove, dopo un festoso programma con canti e testimonianze, si svolgerà la preghiera ecumenica con Papa Francesco e i rappresentanti di molte Chiese e comunità cristiane.

Le parrocchie e i Movimenti in tutta Europa sono invitati a inviare numerosi giovani a questo grande evento.

Per maggiori informazioni: www.together2023.net

Beatriz Lauenroth

Foto: Piazza S.Pietro/C.K.Brand – Preghiera/Canva (altro…)

Disarmarsi

Disarmarsi

Amici di Insieme per l’Europa a Porto (Portogallo)

“Quando uno si disarma, se uno si espropria, se uno si apre al Dio Uomo che fa nuove tutte le cose, allora, Lui, cancella il passato cattivo e ci dona un tempo nuovo in cui tutto è possibile.” (1)

Mi sento imbarazzata. Mi chiedono, come è andato l’incontro con i miei amici a Porto e, in fondo: che cosa è questo “Insieme per l’Europa”? Cosa possono fare insieme 166 persone da 19 Paesi diversi, da 45 Movimenti e Comunità di 8 Chiese, quando i “simili attirano i simili” e la diversità è raramente – o forse mai – forza di coesione? Poi non parliamo delle differenti vedute geopolitiche, culturali, storiche, confessionali e in aggiunta: cosa faranno adesso russi e ucraini, anche loro presenti tra noi? L’Europa oggi non va di moda; perché inseguire utopie e sogni inutili in questo mondo polarizzato?

Mentre mi frullavano in mente tali pensieri e possibili risposte, ho pensato a Gesù che non ha cominciato a spiegare come e dove abitava, ma:venite e vedrete (Gv 1,39), questa la sua risposta. Chi era lì personalmente a Porto, “è venuto ed ha visto”.

Ha visto la comunione di 11 Movimenti portoghesi, che con grande impegno hanno creato casa, cibo, tecnica e prima di tutto “famiglia” a tutti i partecipanti.

Ha visto esperti che hanno fatto dono dalle proprie vedute, allargando gli orizzonti di un attento pubblico attraverso i loro talenti.

Ha visto personalità ecclesiali, che con la loro presenza e preghiera volevano dare non solo benedizione, ma anche un forte sostegno a questa rete ecumenica.

Ha visto giovani capaci di scelte serie, che hanno dato una svolta alla loro vita; giovani che con generosità, slancio e poesia parlavano dei futuri progetti concreti nei loro Paesi e città.

Ha visto gratitudine verso quelli che, dopo anni di servizio, partono per altri compiti; e lacrime negli occhi quando, al calore del Patto dell’amore reciproco, si sono aperti i cuori.

In somma: ha visto un piccolo popolo, che, come quello ‘eletto’, continuamente cerca l’acqua nel deserto. Bere e far bere.

La sera della preghiera ecumenica mi sono seduta in disparte nell’ultima fila nella imponente chiesa “Igreja do Cedofeita” di Porto. Un amico mi ha invitato in prima fila; sullo sfondo, oltre l’altare, mi attendeva un’immagine mai vista prima: non un Redentore sofferente sulla croce, nemmeno un Risorto che ha vinto la morte. Ma una grande statua di Cristo “disarmato”, a braccia cadenti, uscito da una base piena di spacchi – icona delle polarizzazioni, delle divisioni che abitano in noi, fra di noi, intorno a noi.

Lo guardavo. Disarmarsi! Ecco il segreto della forza di coesione! Sarà forse questa la “parola-chiave”, che aprirà l’Europa e tutto l'”Insieme” a nuovi orizzonti e promesse?

Ilona Toth

(1) Stralcio da uno scritto di Patriarca Atenagora I di Costantinopoli

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